Secondo quanto riferito dai legali della famiglia Prospero, il portatile di Andrea è ulin parte recuperabile.
Il computer che è rimasto sotto il corpo del giovane studente frentano per cinque giorni, era molto danneggiato ed il timore era quello che il suo contenuto fosse irrecuperabile.

La polizia postale è riuscita invece a salvare la scheda madre e parte di ciò che conteneva si conoscerà. Una società specializzata dovrà ora recuperare i file e capire cosa contengono.
Nel frattempo il padre Michele e la sorella gemella Anna, insieme ai legali Francesco Mangano e Carlo Pacelli, sono tornati a Perugia ed hanno avuto un colloquio con il procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini.
La prossima settimana sarà inoltre depositata anche la perizia medico-legale con i risultati tossicologici che dovranno chiarire le cause della morte di Andrea.