Europa Verde Frentania risponde alle recenti dichiarazioni dell’Assessora all’Urbanistica, accusata di ignorare le criticità urbanistiche di Lanciano. In una nota, il gruppo ambientalista si difende dalle accuse di dire “zacchere” – termine utilizzato per definire le loro osservazioni come fango gettato senza motivo – e ribadisce il proprio ruolo critico a favore del bene comune.
“Non sappiamo dove viva l’Assessora, ma sappiamo dove viviamo noi,” afferma Europa Verde, specificando di basare le proprie analisi su valutazioni urbanistiche moderne e non su pregiudizi. Secondo il gruppo, l’attuale amministrazione “nega i cambiamenti sociali, ambientali e culturali in atto”, rimanendo ancorata a vecchie politiche e ignorando problemi strutturali evidenti.

Europa Verde traccia un quadro critico della situazione a Lanciano:
“Dove viviamo noi, c’è un cartello ‘vendesi’ ovunque. Metà dei negozi ha abbassato le serrande, gli immobili si svalutano rapidamente e non tutti possono permettersi di acquistare una casa nuova, dato il costo proibitivo al metro quadro”.
Il gruppo punta il dito contro la cementificazione indiscriminata e il mancato recupero degli immobili esistenti:
“Dove vorremmo vivere noi, il ‘verde’ non è solo il giardino privato, ma l’area non impermeabilizzata dal cemento. Se in un terreno incolto ci sono serpenti o rovi, si rispettano le norme esistenti sulla pulizia, non lo si cementa.”
Un altro problema cruciale riguarda le infrastrutture della città:
“Lanciano ha una rete fognaria sotterranea del tutto inadeguata alla portata delle costruzioni, tanto da creare pericolo e dissesto in alcune zone. Questo problema è stato certificato da una perizia commissionata dallo stesso Comune, ma non si intravede alcuna prospettiva di rifacimento.”
Europa Verde sottolinea anche l’importanza di un’amministrazione che protegga il territorio:
“Serve studiare per proteggere il nostro suolo fragile e favorire il recupero degli immobili esistenti, salvaguardando il patrimonio pubblico e privato.”
Criticando la confusione tra interessi pubblici e privati, il gruppo ammonisce:
“L’iniziativa legittima di un imprenditore privato non va spacciata come un progetto di edilizia pubblica. La valutazione di un progetto deve essere basata sull’effettivo vantaggio per i cittadini, senza ignorare o negare le criticità.”
Europa Verde ribadisce il proprio impegno contro il consumo di suolo:
“Ogni albero abbattuto, ogni metro di suolo cementificato sono un danno enorme per tutta la comunità. Il consumo di suolo riduce l’effetto spugna del terreno, con costi ambientali ed economici che, nel 2023, hanno superato i 400 milioni di euro per il Paese.”
Infine, il gruppo conclude con un appello:
“Abbiamo tutti l’obbligo di pensare al futuro dei nostri giovani e della nostra città. I ruoli di imprenditore e amministratore devono rimanere distinti e separati. Noi vigileremo e continueremo a essere quella ‘presenza scomoda’ che aiuta anche chi governa.”