Ieri sera, domenica 26 gennaio a Lanciano, gli alpini della sezione “Maurizio Rosato”, le associazioni d’arma, combattentistiche e di volontariato ed i rappresentanti delle istituzioni tra cui il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, l’assessore Danilo Ranieri ed i primi cittadini dei centri del comprensorio, si sono ritrovati lungo corso Roma per la celebrazione e deposizione di una corona d’alloro per ricordare il 138° anniversario della Battaglia di Saati e Dogali.
Il luogo scelto non è casuale ma fortemente simbolico visto che qui tra l’Istituto “De Titta” e la chiesa di Santa Chiara è affissa la lapide in memoria dei caduti realizzata nel 1887 dallo scultore orsognese Modesto Parlatore.

Nel luogo dove si trova ora la lapide (originariamente conservata nel Palazzo Comunale) era ubicata la caserma tra cui anche tantissimi lancianesi e cittadini abruzzesi partirono senza purtroppo fare ritorno.
La battaglia di Saati e Dogali fu combattuta il 26 gennaio 1887 tra le truppe del Regno d’Italia e le forze abissine durante la prima fase dell’espansione in Eritrea ma per i giovanissimi italiani, inviati allo sbando in Africa si trasformò in un vero e proprio massacro.
. Simone Cortese