I servizi rappresentano il termometro di rilievo per ogni città modello, soprattutto quando si parla di servizi primari a garanzia del pubblico decoro. Al Terminal bus di Lanciano, situato in piazza Memmo, il biglietto da visita per cittadinanza e turisti sembra non essere tra i più gradevoli alla vista e all’olfatto: quella che doveva essere un’opera simbolo della rennovatio, si è trasformata ben presto in un vespasiano abbandonato.
Il 27 novembre 2024 la società TUA aveva ufficialmente riconsegnato al Comune di Lanciano l’intera area, compresa la struttura adibita a futura biglietteria.
Nella veste di soggetto attuatore, la Trasporti Unico Abruzzese eseguiva lavori di ammodernamento e riqualificazione con l’obiettivo di restituire al frentano un sito nuovo, polifunzionale, sicuro. Promesse disattese o tempi burocraticamente contorti, ma le segnalazioni raccontano una realtà ben distante dal decoro tanto auspicato.
I servizi igienici situati nel Terminal Bus risultano infatti interdetti al pubblico, impedendo a centinaia di utenti, studenti o turisti, in sosta o di passaggio, la possibilità di espletare i propri bisogni fisiologici.
Certamente va ricordato che i bagni presenti nella storica struttura al coperto sono stati vandalizzati qualche tempo fa, incrementando il disagio causato, eppure dalla promessa alla riapertura effettiva passano le settimane e aumentano parallelamente le preoccupazioni.
Criticità sollevata anche dagli autisti delle diverse compagni di trasporti, i quali ogni giorno assistono a scene surreali:
“Osserviamo quotidianamente una situazione di estremo disagio con persone che sono costrette a rifugiarsi dietro l’edificio della biglietteria o negli angoli del Piazzale. Abbiamo provato a cercare risposte dalle istituzioni ma veniamo continuamente ribalzati da porta a porta. Oltre ad assistere a utenti costretti a fare i propri bisogni in pieno giorno, anche noi autisti viviamo il medesimo problema poiché l’assenza di servizi igienici, a ridosso delle corse in partenza, ci negano questa funzione primaria. Sta diventando insostenibile”.
- Dennis Spinelli