L’artista frentano DINÏZ, all’anagrafe Marco Di Nardo – produttore artistico e membro fondatore della band Management (ex del dolore post-operatorio) – esordisce col suo progetto solista, dando alla luce un album che racconta in modo viscerale e intimo, le contraddizioni e le tensioni della generazione di oggi, quella che cresce nelle piccole province, circondata da un senso di insoddisfazione e una perenne ricerca di quel qualcosa in più.
Un mini lo-fi film sonoro, un viaggio emotivo fatto di suoni, rumori, colori, emozioni e sentimenti contrastanti, che sonda il desiderio di fuga da una realtà che sembra costringerci in una gabbia invisibile di routine, aspettative e sogni non realizzati, in questa vita tanto affascinante quanto malinconica, nella consapevolezza che bisogna sempre e comunque scendere a patti coi propri demoni interiori.

Beats marci, distorsioni scombinate, tappeti elettronici, voci frammentate nascoste e rumori quotidiani, vengono amalgamati in un mix di suoni grezzi ed eterei: Nove le tracce del disco, ognuna delle quali si sussegue in tanti loop come un unico mantra, esattamente come i pensieri che affiorano nella mente di chi desidera evadere, di chi vorrebbe vivere qualcosa di diverso, ma si trova intrappolato in una situazione che non offre molte alternative.
E così le sonorità strumentali urban wave dell’album, caratterizzate da una produzione volutamente imperfetta e ruvida, diventano il linguaggio ideale per esprimere questa sensazione di prigionia emotiva.
La melanconia è il filo conduttore di ogni traccia, eppure non è una tristezza passiva. C’è sempre una speranza sottile, una voglia di cambiamento che affiora anche nei momenti più cupi.
Il desiderio di serenità fugace, di un respiro di libertà che possa rompere la routine opprimente, è palpabile in ogni nota, in ogni pausa. Questo nuovo lavoro è un grido generazionale. Un grido che non chiede di essere ascoltato, ma che si manifesta in ogni piccolo frammento sonoro che costituisce il cuore di questo lavoro discografico. È la storia di chi non ha parole per spiegare il disagio, ma che può solo manifestarlo attraverso la musica, con l’intensità di chi sa che l’unica via di uscita è quella dell’espressione artistica. La provincia, intesa come luogo fisico ma anche metaforico, diventa il teatro in cui si agita la lotta contro l’inquietudine, dove il silenzio e i rumori della vita quotidiana si mescolano per creare un paesaggio sonoro unico e commovente.
*Credits
Musica, Registrazioni, Produzione artistica, Missaggio, Mastering, Atwork
a cura di Marco “Diniz” Di Nardo
Ascolta e Segui DINÏZ: https://heylink.me/diniz_mdn
DINÏZ (aka Marco “Diniz” Di Nardo) è un produttore artistico, musicista polistrumentista e membro fondatore della band italiana Management (ex Del Dolore Post-Operatorio), punto di riferimento della scena indie nazionale. Negli anni ha dedicato la sua produttività a tour di concerti live nazionali e internazionali con varie band (come PopKomm Berlino, Sziget Festival, 1° Maggio di Roma e Taranto e molti altri) e ad attività di produzione e mix engineering in studi di registrazione.
Con la sua band Management, con cui ha pubblicato sette album ufficiali, sin dal loro album di debutto Auff!! nel 2012, ha ricevuto ottime recensioni sia dalla critica che dal pubblico, vincendo vari concorsi e premi nazionali (come “MEI Best Live Band Tour 2013” e “MEI Best Indie Band 2014” per l’album McMAO), ha collaborato con numerosi artisti della scena indipendente italiana, accumulando milioni di stream sulle piattaforme musicali online.
Inoltre, nel 2017, è stato premiato come “MEI Best Guitarist Mei Superband 2017”. Ora ha intrapreso questo nuovo percorso di carriera solista sotto il nome DINÏZ, per la creazione di tracce strumentali lo-fi beat. È anche molto attivo sui personali profili social nella creazione di contenuti video di rework-covers di canzoni musicali e colonne sonore per film e cortometraggi.