Creare un ponte tra dentro e fuori attraverso la cultura: è questo il nome del progetto portato avanti dal Comune e dalla Casa Circondariale e che sta alla base della convenzione stipulata questa mattina, lunedì 13 gennaio a Palazzo di Città per la riattivazione della biblioteca presso il carcere di Villa Stanazzo.
Cultura e libri del resto sono le chiavi che aprono le porte della conoscenza e della libertà trasformando le menti e offrendo nuove prospettive ed un futuro migliore. Presenti oggi per la ratifica dell’accordo il sindaco Filippo Paolini, l’assessore alla Cultura Danilo Ranieri, il direttore del carcere frentano Mario Silla, la dottoressa Krizia Stella e Daniela Moi, che in attesa dell’ufficialità, ha già preso il posto di Silla (per lui prevista una nuova esperienza professionale a Roma) alla guida del penitenziario.
Il progetto “Biblioteche Fuori Le Mura” era partito nel 2016 ed andato avanti fino al 2019: poi il Covid e la pandemia avevano forzatamente stoppato una lodevole iniziativa che ora riprende con rinnovato slancio ed idee. Nella biblioteca del Carcere di Villa Stanazzo ci sono circa 4000 volumi catalogati che saranno gestiti da alcuni detenuti già in parte formati dalla signora Gianvincenza Di Donato in passato anche bibliotecaria comunale.

Grande interessamento da parte dei detenuti che hanno trovato e troveranno nei libri e nella lettura un’importante strumento di crescita e formazione personale. Diversi di loro (circa 8-9 di loro) hanno imparato ad apprendere le norme e le regole fondamentali per la gestione di una biblioteca attraverso la catalogazione e l’inserimento dei nuovi volumi.
Sia il primo cittadino frentano che l’assesore Ranieri hanno ribadito l’importanza di un progetto che partirà con una durata annuale ma che avrà senz’altro un futuro. Le risorse a disposizione, per la gestione delle nuova biblioteca, sono pari a 12mila euro, equamente divise tra i due enti che hanno sottoscritto l’accordo.
Del resto investire nella cultura in ambito carcerario significa credere nel potenziale umano offrendo ai detenuti una seconda chance per una nuova vita fuori dal carcere. Già in passato Comune e Casa Circondariale avevano collaborato virtuosamente con il progetto “Abbracciami con un libro” promosso tra il febbraio 2019 e l’aprile 2020.
. Simone Cortese