TERAMO- Il Consiglio di Amministrazione dell’Ater ha approvato la creazione della Task force per la ricostruzione. Visto il perdurare delle criticità legate alla ricostruzione post-sisma del 2016, che hanno lasciato inagibili quasi 400 alloggi di proprietà dell’Ater Teramo, il presidente Alfredo Grotta, ha deciso di creare una nuova unità operativa che, distinta per ciascun edificio e composta da professionisti esterni, possa dare un’accelerazione decisiva alla ricostruzione degli immobili Ater danneggiati dal terremoto.
La nuova Task Force, i cui costi non graveranno sul bilancio dell’Ater, ma avranno copertura finanziaria nei fondi per la ricostruzione post-sisma 2016, si avvarrà di professionisti esterni, ai quali saranno affidate funzioni come:
- Coordinamento Generale della Ricostruzione (Responsabile della Ricostruzione).
- Responsabile del Progetto (RUP).
- Supporto ai Responsabili Unici del Procedimento (RUP) per la gestione tecnica e amministrativa.
- Progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva).
- Direzione Lavori e Coordinamento della Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione.
- Collaudi statici e tecnico-amministrativi.
- Collegio Consultivo Tecnico.
- Supporto amministrativo, legale e finanziario, inclusa la rendicontazione e la gestione dei fondi, predisposizione atti di gara e contratti di appalto.
Entro fine mese, saranno resi noti sul sito ufficiale dell’Ater i criteri per la selezione dei professionisti esterni, che saranno poi chiamati a far parte della Task Force. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, disposto che il Direttore Generale e il Responsabile della Ricostruzione provvedano a verificare lo stato di avanzamento delle attività, presentando report trimestrali al CdA sull’utilizzo dei fondi e sullo stato di realizzazione degli interventi.
Verranno, inoltre, regolarmente pubblicati sul sito web dell’Ater e su altri canali di comunicazione ufficiali tutti gli aggiornamenti.
«Con la nascita di questa task force – dichiara il presidente Alfredo Grotta – vogliamo da una parte accelerare gli interventi di ricostruzione, dall’altra rendere partecipe il territorio, sia per quello che riguarda le forze che può esprimere a sostegno di questa nostra sfida, sia consentendo ai veri protagonisti, che sono i nostri inquilini, di essere coinvolti nei processi di ricostruzione, con un’informazione attenta e costante».