Il 2024 ha portato segnali contrastanti per l’export abruzzese. Se da un lato settori come il farmaceutico e gli alimentari hanno registrato significativi incrementi, dall’altro il comparto dell’automotive ha subito una pesante battuta d’arresto.
Secondo uno studio realizzato da Aldo Ronci per la Cna Abruzzo su dati Istat e Coeweb, il comparto farmaceutico ha guidato la crescita regionale con un incremento di 225 milioni di euro (+23,9%), un dato nettamente superiore alla media nazionale (+5,8%). Altrettanto positive le performance di tessile e abbigliamento (+13,7%), prodotti metallici (+7,6%) e alimentari (+10,5%), grazie in particolare all’export di olio, pasta e vino. L’olio abruzzese si è posizionato al primo posto a livello nazionale, il vino al terzo e la pasta al quarto.
A livello provinciale, L’Aquila ha brillato con un aumento di 251 milioni di euro, trainato dal farmaceutico, seguita da Pescara con un incremento di 58 milioni. Tuttavia, i dati negativi di Teramo (-191 milioni) e soprattutto del Chietino (-339 milioni), legati alla crisi dell’automotive, hanno pesato sul bilancio complessivo della regione.
Il settore dell’automotive, pilastro storico dell’export abruzzese, ha segnato una perdita di 478 milioni di euro nei primi nove mesi del 2024 rispetto all’anno precedente, portando il calo complessivo del settore negli ultimi cinque anni a 1 miliardo e 73 milioni di euro. Questo ha determinato una contrazione regionale dell’export del 16,8%, molto superiore alla media nazionale (-9,2%). Complessivamente, l’export abruzzese ha registrato un calo di 221 milioni di euro (-2,9%), contro il -0,7% nazionale, facendo retrocedere la regione al 14° posto nella classifica italiana.
Silvio Calice, direttore regionale di Cna Abruzzo, ha espresso preoccupazione per la crisi dell’automotive, sottolineando l’importanza del settore per l’indotto locale. Tuttavia, ha invitato le istituzioni regionali a sostenere i settori in crescita, come alimentari e tessile, con misure mirate a rafforzarne la competitività sui mercati internazionali.