ORTONA – Dopo oltre 5 giorni di navigazione, stamattina è approdata alle 10:30 nel porto di Ortona la Solidaire, nave dell’omonima Ong con a bordo 114 migranti provenienti da Egitto, Siria, Pakistan e Bangladesh, messi in salvo nel Mediterraneo. Sono tutti uomini, compresi 8 minori.
Si tratta del tredicesimo sbarco in Abruzzo in nemmeno due anni, dal 23 febbraio 2023, quando c’è stato il primo attracco sempre nello scalo ortonese, designato come porto sicuro della regione per via del decreto Piantedosi. Da allora, il numero di migranti giunti nel porto abruzzese ha superato quota mille, salendo a 1.027.
Le 114 persone giunte a Ortona sono state, come di consueto, identificate e visitate in banchina, per poi essere trasferite nel centro di sosta di Tamarete, dove trovano ristoro e vengono completate le pratiche amministrative. Da lì, in serata, i migranti verranno ripartiti fra Abruzzo, Emilia-Romagna (60) e Basilicata (30).
Resteranno nella nostra regione solamente gli 8 minori e 16 adulti, suddivisi nelle quattro province (al momento non è dato sapere in quali comuni)
Ortona si conferma polo efficiente di immigrazione. La città è stata fino ad ora solo una meta di passaggio per i naufraghi, non avendo mai, in questi due anni, ospitato alcun migrante.
La Solidaire, battente bandiera panamense e di proprietà del filantropo italoargentino Enrique Piñeyro, è la più grande delle navi ong attualmente operative nel Mediterraneo ed è alle sue prime missioni. La sua capacità di accogliere un gran numero di migranti e le sue attrezzature moderne la rendono una delle navi più efficienti attualmente in servizio.
Sulla fiancata della Solidaire, da poppa a prua, campeggiano delle frasi forti, scritte in inglese, che l’ultima volta non c’erano: “Gli europei furono per secoli immigranti clandestini in Africa. Saccheggiarono, trafficarono e massacrarono esseri umani. Questa ne è la conseguenza”.
. Antonio Di Carlo se