ORTONA – Nessun passo avanti nella delicata vertenza della Tekne, che vede 200 dipendenti a rischio occupazionale, senza stipendio da quattro mesi, con il Natale alle porte e un futuro sempre più incerto.
In giornata si è svolto un incontro presso la sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, con la partecipazione di sindacati, RSU, proprietà aziendale, un esperto nominato dalla Camera di Commercio, un rappresentante di Deloitte, l’avvocato della Tekne e funzionari di Confindustria.
Sono emerse notizie importanti per la controparte, ma, nonostante le forti speranze dei sindacati, nessuna certezza concreta.
“Continua in maniera serrata il confronto con l’azienda italiana che si occupa di difesa e che pare interessata alla Tekne. La proprietà si dichiara disponibile a raggiungere un accordo, ma mancano ancora impegni formali dall’altra parte” – si legge in una nota firmata da Andrea De Lutis, segretario provinciale Fiom Cgil, e RSU Fiom.
Secondo la nota, c’è fiducia nel chiudere la discussione entro pochi giorni: il gruppo interessato alla Tekne ha un’opzione sull’azienda valida fino all’11 dicembre. Parte della riunione ha affrontato anche il tema del ritardo nell’erogazione degli stipendi. La proprietà ha fatto sapere che a breve dovrebbero partire i bonifici per una delle mensilità arretrate, mentre non ci sono novità riguardo agli altri stipendi non pagati. L’ultimo bonifico ai dipendenti risale al 25 ottobre.
Al termine dell’incontro, si è svolta un’assemblea con i lavoratori, durante la quale è stato deciso di proclamare immediatamente uno sciopero per il resto della giornata. Da lunedì, lo sciopero diventerà ad oltranza, coprendo ogni turno di lavoro fino alla risoluzione della crisi occupazionale ed economica.
“Alla controparte – prosegue la nota – abbiamo chiesto di intercedere con il Ministero della Difesa e l’azienda interessata alla Tekne. Riteniamo urgente destinare risorse esclusivamente per l’erogazione degli stipendi”.
Nel frattempo, il tavolo di confronto aperto in Regione è stato riconvocato su richiesta dei sindacati per martedì 10 dicembre, alle ore 12.
“Saremo ricevuti in sede istituzionale e aggiorneremo l’assessore regionale al ramo, Tiziana Magnacca, sull’evoluzione della vertenza. Chiederemo nuovamente un intervento risolutivo. In quell’occasione, organizzeremo un presidio dei lavoratori davanti alla sede della Regione in via Passolanciano” – concludono i sindacati.
- Daniela Cesarii