PESCARA – Un importante passo verso la riqualificazione di Villa del Fuoco ha avuto inizio oggi con l’abbattimento dell’ex cementificio di via Raiale. Un intervento che promette di trasformare radicalmente questa area della città, rispondendo alle richieste dei residenti e favorendo il suo sviluppo economico e sociale.
I rappresentanti della Lega, tra cui Vincenzo D’Incecco, Adelchi Sulpizio, Maria Luigia Montopolino e Andrea Salvati, hanno espresso grande soddisfazione per l’inizio dei lavori, che si prevede saranno completati entro un anno. “È un risultato importantissimo,” ha dichiarato l’assessore comunale Sulpizio, sottolineando che questo progetto rappresenta il culmine di anni di impegno e pianificazione. “Finalmente, la zona potrà dire addio al degrado e diventare un motore di sviluppo per l’intera comunità.”
Un Progetto Innovativo e Sostenibile
L’intervento di demolizione, che dovrebbe concludersi entro dicembre 2025, prevede il riciclo di tutti i materiali rimossi. Nel frattempo, la proprietà presenterà a breve un ambizioso progetto di riqualificazione, che includerà spazi verdi, strutture moderne, servizi innovativi e centri di aggregazione. Tra le novità più attese, la trasformazione di una delle torri in un ristorante panoramico con vista sulla città.
“Questa non sarà solo un’opera di riqualificazione,” ha spiegato il capogruppo comunale Maria Luigia Montopolino, presente all’avvio dei lavori, “ma un progetto che renderà Villa del Fuoco una zona strategica per il futuro di Pescara.”
La Periferia al Centro dell’Azione Amministrativa
Il coordinatore regionale della Lega, Vincenzo D’Incecco, ha sottolineato come questo intervento sia parte di una più ampia strategia di sviluppo portata avanti dall’amministrazione comunale.
“Grazie al buongoverno e alla politica del fare,” ha affermato, “stiamo portando a termine progetti fondamentali, come l’abbattimento del complesso del Ferro di Cavallo, la riqualificazione di strade e piazze, e la creazione di nuovi parchi.”
Con questo intervento, Villa del Fuoco si appresta a diventare un simbolo del rinnovamento urbano, riportando le periferie al centro delle politiche cittadine e aprendo nuove prospettive per Pescara.