“La crisi automotive e il dramma della cassa integrazione nello stabilimento Stellantis di Atessa, l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, i rincari sul carburante, la situazione drammatica che si sta vivendo in città dal punto di vista socio-sanitario con la carenza dei farmaci nell’ospedale Renzetti denunciata da malati, famiglie e sindacati della Asl Lanciano Vasto Chieti, e l’amministrazione comunale lancianese decide di spendere 12mila euro per festeggiare le nozze d’oro a 150 coppie di Lanciano”. E’ la denuncia della consigliera di Lanciano in comune, Dora Bendotti.
“Una scelta quanto meno inopportuna – critica l’esponente della minoranza che fa riferimento a una recente delibera di giunta approvata dall’esecutivo – che fa il paio con altre scelte dello stesso genere, come la festa di Carnevale dello scorso anno destinata a 100 anziani over 65 e non anche ai bambini, e che denotano una grave mancanza di senso della realtà. La sensazione che si percepisce, stando alle scelte politiche di questa amministrazione – prosegue Bendotti – è che si tenti di nascondere i problemi proponendo feste e non soluzioni.
Da ex assessore alle Politiche sociali posso affermare con una certa dose di sicurezza che in questo momento storico la gente pensa a tutto fuorché festeggiare. E se è apprezzabile l’aver dedicato un pensiero alle coppie che hanno dato vita alle generazioni attuali e che sono parte fondante della nostra comunità, allo stesso tempo si poteva dimostrare vicinanza con un segnale più tangibile di una cena. Molte famiglie, spesso tra gli anziani, non riescono ad arrivare a fine mese.
Magari invece di spendere 80 euro in una sera si poteva pensare di destinare un buono spesa, in modo da garantire qualche giorno in più di “festeggiamenti”. Per non parlare delle famiglie lancianesi in condizioni di povertà e di povertà assoluta. Il mio ultimo appello – conclude la consigliera Bendotti – di programmare azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà e alle nuove emergenze dovute alla cassa integrazione del settore automotive, sia di Stellantis che delle fabbriche dell’indotto, a quasi un mese è rimasto lettera morta, senza nessuna risposta, né reazione. Ma forse si preferisce festeggiare”.