Nel cuore dell’Himalaya, a oltre 5050 metri di altitudine, dal 1 novembre 2024 si trova una scultura che simboleggia un ponte tra due mondi: “Portale” di Nicola Antonelli. Questa opera, collocata presso il laboratorio “Piramide Ev-K2-Cnr”, il più alto laboratorio scientifico del mondo.
L’opera scultorea intitolata “Portale”, non è solo un’espressione artistica ma rappresenta un vero e proprio legame tra la Maiella in Abruzzo e l’imponente catena montuosa dell’Himalaya.
Il progetto di ricerca “Pyramid 24 Exploration and Physiology”, coordinato scientificamente dal prof. Vittore Verratti dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara ha permesso di inserire l’arte nel contesto di uno studio scientifico complesso sull’adattamento umano all’ipossia, offrendo una prospettiva speciale sull’intersezione tra discipline diverse.
La scultura “Portale” è stata realizzata utilizzando pietra proveniente dalla Maiella, accuratamente scolpita da Antonelli per riflettere un dialogo tra la vulnerabilità ambientale e la resilienza umana.
Con un inciso QR code, “Portale” connette virtualmente le due montagne con il Teatro Minimo Boreale di Fiorinvalle di Terra d’Oro, situato nel giardino della casa museo di Cesare De Titta a Sant’Eusanio del Sangro, creando un flusso continuo di scambio culturale e scientifico.
Il viaggio verso il laboratorio Piramide è stato un percorso impegnativo ma illuminante per il team di ricerca. Dopo l’arrivo a Kathmandu e un breve periodo di adattamento e preparazione a Namche Bazar, il gruppo ha intrapreso l’ascesa verso una delle stazioni di ricerca più alte del mondo.
Lungo il cammino, hanno condotto una serie di esperimenti fisiologici, raccogliendo dati vitali che contribuiranno a una migliore comprensione delle risposte del corpo umano alle estreme altitudini.
L’installazione di “Portale” al laboratorio Piramide segna un momento significativo per la spedizione. Il prof. Verratti, coordinando gli sforzi scientifici, ha sottolineato l’importanza di integrare l’arte nel discorso scientifico per amplificare il messaggio di interconnessione e interdipendenza tra uomo e ambiente.
“Questo progetto dimostra come scienza e arte possono collaborare, trasmettendo messaggi potenti su scala globale”, ha commentato il coordinatore scientifico.
La scultura rimarrà a testimonianza permanente del passaggio della missione, simboleggiando non solo il collegamento geografico e culturale tra Italia e Nepal ma anche la volontà umana di esplorare e comprendere ambienti estremi.
Inoltre, con il QR code, “Portale” invita chiunque nel mondo a partecipare a questo dialogo tra culture, arricchendo la propria percezione della scienza, dell’arte e della loro capacità di coesistere armoniosamente.
Attraverso il lavoro di Antonelli e l’ambiziosa missione “Pyramid 24”, si rafforza l’idea che il progresso umano risieda non solo nella conquista di nuove frontiere scientifiche ma anche nella capacità di raccontare storie che ispirano, connettono e trasformano.
Questa scultura, eretta in uno dei luoghi più inospitali e affascinanti della Terra, sarà un monito per chi è abbastanza coraggioso da ascoltare “il grido silenzioso della natura”, sfidato dalla presenza umana e dalla sua incessante ricerca di conoscenza.
. Simone Cortese