Il Comune di Casoli ha deciso di intraprendere una battaglia legale contro la sospensione del servizio notturno del Punto di Primo Intervento (PPI) presso il Presidio Territoriale di Assistenza (PTA), una misura annunciata dalla ASL Lanciano Vasto Chieti che dovrebbe entrare in vigore il 1° novembre.
Il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, ha espresso la sua ferma opposizione a questa decisione, sottolineando il grave impatto che avrà sulla salute e sulla sicurezza della comunità locale, in particolare sulla popolazione anziana e più vulnerabile.
“Non possiamo accettare una decisione che mette a rischio la salute dei nostri cittadini,” ha dichiarato il sindaco Tiberini. “La sospensione del servizio notturno del PPI lascerebbe il nostro territorio privo di un presidio medico nelle ore notturne, proprio quando l’intervento tempestivo può fare la differenza tra la vita e la morte.”
La sospensione del servizio, secondo quanto stabilito dalla ASL, rientrerebbe in un piano di razionalizzazione delle risorse sanitarie, ma il sindaco di Casoli ritiene che questa scelta non tenga conto delle specifiche esigenze del territorio
“Siamo un comune con una popolazione numerosa e con un’alta percentuale di persone anziane, per le quali la disponibilità immediata di cure è fondamentale,” ha aggiunto Tiberini. “Il nostro territorio ha già delle difficoltà logistiche, e togliere un servizio essenziale come quello del PPI durante la notte significherebbe allungare i tempi di risposta in situazioni di emergenza, con conseguenze potenzialmente disastrose.”
Il Comune ha pertanto deciso di presentare un ricorso al TAR, con l’obiettivo di bloccare la misura prima che entri in vigore. “Chiediamo che il servizio di emergenza sia garantito 24 ore su 24, perché il diritto alla salute dei cittadini non può essere subordinato a logiche di bilancio,” ha dichiarato Tiberini.
“La nostra comunità merita di essere tutelata e continueremo a lottare per mantenere i servizi essenziali che sono stati costruiti negli anni con tanto impegno”
Il sindaco ha inoltre sottolineato che il Comune di Casoli è sempre stato pronto al dialogo con la ASL, ma che in questo caso non c’è stata una sufficiente considerazione delle esigenze del territorio. “Siamo pronti a collaborare per trovare soluzioni che migliorino l’efficienza del sistema sanitario, ma non accetteremo tagli che penalizzano i nostri cittadini.”
La decisione della ASL ha suscitato grande preoccupazione tra i residenti e le associazioni locali, che si stanno mobilitando per sostenere l’iniziativa del Comune. Nei prossimi giorni, si terrà un incontro pubblico per informare la popolazione sugli sviluppi del ricorso e per discutere eventuali azioni collettive.
“Continueremo a difendere i servizi essenziali per la nostra comunità,” ha concluso il sindaco Tiberini. “Non ci fermeremo finché non avremo garantito la tutela del diritto alla salute per tutti i cittadini di Casoli.”