L’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare della ASL del Policlinico di Chieti, diretta dal Dott. Franco Fiore, ha avuto un ruolo di rilievo al recente Congresso Nazionale della SICVE (Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare), tenutosi a Roma dal 20 al 22 ottobre 2023. In particolare, il Dott. Armando Palmieri, Dirigente Medico dell’Unità Operativa, ha presentato un’importante comunicazione che ha illustrato l’esperienza decennale del gruppo in merito alle procedure di conversione ed espianto di endoprotesi utilizzate per il trattamento di aneurismi dell’aorta addominale.
Il tema centrale della presentazione ha riguardato le complicanze tardive che possono insorgere dopo l’adozione di approcci chirurgici meno invasivi
Nonostante la crescente diffusione di metodiche endovascolari che mirano a ridurre l’aggressività dell’intervento, è emerso un elevato numero di complicanze nel tempo. In molti casi, infatti, l’endoprotesi impiantata può andare incontro a rottura, così come l’aneurisma stesso, rendendo necessario un intervento complesso di espianto della protesi.
Il Dott. Palmieri ha spiegato: “In un contesto in cui la chirurgia tende ad essere meno invasiva, purtroppo a distanza di tempo si registrano complicanze significative. Il nostro studio ha analizzato dieci anni di conversioni, esaminando le procedure di impianto originarie e il decorso post-operatorio dei pazienti. I risultati sono stati condivisi durante il Congresso della SICVE, un’importante piattaforma di confronto per i professionisti della nostra specialità, e siamo soddisfatti del riscontro ottenuto.”
Questa presentazione mette in luce un aspetto delicato e cruciale della chirurgia vascolare: sebbene le tecniche endovascolari rappresentino un passo avanti verso trattamenti meno invasivi, le complicanze a lungo termine richiedono un’attenta gestione e talvolta interventi altamente complessi per la sicurezza del paziente.