Le sigle sindacali della dirigenza medica dell’ospedale “Renzetti” di Lanciano hanno inviato una lettera alle autorità regionali per esprimere la loro preoccupazione in merito alla chiusura del reparto di Rianimazione, inizialmente avvenuta ad agosto 2024 per lavori di bonifica dall’amianto.
Durante i lavori, sono stati attivati due posti letto temporanei nel blocco operatorio per gestire i casi di emergenza. Tuttavia, i pazienti più gravi sono stati trasferiti negli ospedali di Vasto e Chieti tramite il servizio di emergenza 118.
Inoltre, molti interventi chirurgici complessi sono stati rinviati o trasferiti ad altre strutture.
Nonostante fosse prevista la riapertura della Rianimazione per il 14 ottobre, questa non è avvenuta. Invece, la Direzione Aziendale ha deciso di destinare i locali ristrutturati per l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC), lasciando di fatto chiuso il reparto di Rianimazione.
Questa decisione è stata comunicata in tempi molto brevi agli operatori sanitari, suscitando preoccupazione tra i professionisti e la popolazione locale.
I sindacati sottolineano come la chiusura del reparto priva il territorio di un servizio cruciale, specialmente in un ospedale che è punto di riferimento per patologie traumatiche, oncologiche e neurologiche. Le organizzazioni sindacali hanno quindi richiesto un incontro urgente con l’assessorato regionale alla Salute e la Direzione della ASL per discutere soluzioni temporanee che garantiscano il ripristino dell’assistenza sanitaria adeguata.
L’appello è firmato da AAROI EMAC, CIMO FESMED, CISL Medici, FP CGIL, FVM e FASSID.