L’Abruzzo torna protagonista in occasione del primo titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea, bando lanciato il 15 aprile dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, volto a incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
Pescara è quindi tra le cinque finaliste al concorso insieme a Carrara, Gallarate, Gibellina e Todi, mentre la città vincitrice potrà godere di un finanziamento pari a un milione di euro, erogato dal Ministero, per la realizzazione delle attività culturali presentate nel dossier.

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Soddisfazione e orgoglio accompagnano le parole del sindaco Misci e del territorio, giacché almeno in questa circostanza sarà possibile emergere agli onori di cronaca nazionale per un manifesto culturale e non di degrado sociale.
“Esprimo grande soddisfazione e orgoglio nel vedere Pescara tra le cinque città finaliste per il titolo di Capitale italiana dell’Arte Contemporanea – ha dichiarato il sindaco Masci – Questo riconoscimento rappresenta un’importante conferma del valore culturale che la nostra città ha saputo costruire nel tempo, grazie a progetti innovativi, eventi di rilievo e alla passione di tanti artisti e operatori culturali.
È un traguardo che testimonia l’impegno della nostra amministrazione nel promuovere la cultura e l’arte come pilastri del nostro sviluppo. Siamo pronti a proseguire con determinazione e a valorizzare ulteriormente il patrimonio artistico e creativo di Pescara. Adesso attendiamo con trepidante attesa l’evolversi della situazione, sperando di poter portare a casa questo traguardo che sarebbe davvero meritato”.
La cultura infatti è lo strumento indubbiamente migliore per combattere l’inciviltà, l’ignoranza e ciò che inquina l’immagine della città agli occhi del mondo. Invero, investire nella cultura, nell’arte e nelle attività teatrali significa credere fermamente nelle capacità trasversali di tanti artisti e operatori abruzzesi: dai Cascella a Spalletti, da Summa a Michetti, oltre la grandezza di Gabriele D’Annunzio; tale è la grandezza dell’Abruzzo, terra forte e gentile.
- Dennis Spinelli