Lanciano- Occorre analizzare a bocce ferme il momento chiaramente negativo dell’Athletic Lanciano, il rischio è quello di abbandonarsi a giudizi superficiali ed estemporanei per una squadra ancora da quadrare. I rossoneri vanno a Francavilla in occasione della quarta giornata del campionato di Prima Categoria, impegno in esterna contro il Villa 2015, altra compagine a zero punti in classifica.
Il racconto della partita è il riflesso della situazione in casa frentana: apre le danze Kossiakov nel primo tempo, con un Athletic ampiamente in gestione sugli avversari.
Sembrava il preludio di una grande, equilibrata vittoria eppure il secondo tempo si trasforma presto in un incubo, con Caruso e Isidoro che ribaltano completamente i ragazzi di mister Amenta e strappano i tre punti, condannando quest’ultimi al fanalino del girone B. Mancavano tre titolari (Luciani, Scaglione, Di Giuseppe) ma non può essere un alibi quando c’è un deficit a livello mentale e caratteriale generalizzato.
Abbiamo osservato i principi di gioco dei rossoneri nel corso della stagione appena conclusa e in questo avvio.
La squadra ha identità e guida, allora quale potrebbe essere il problema?
Una buona parte delle 11 reti subite arriva da letture errate dei singoli, in fasi abbastanza determinanti, benché il calcio sia uno sport collettivo e fatto pertanto di reparti comunicanti.
Spesso allora, la paura di perdere o sfigurare può divenire il primo ostacolo, un fattore che blocca la lucidità di pensiero e la reattività nelle giocate. È normale e sarebbe accettabile poiché il percorso di crescita passa per questi imprevisti, da sponda Athletic ci sarebbe la volontà di invertire questo trend e dimostrare a piazza e rivali le potenzialità inespresse dei giovani frentani.
- Dennis Spinelli