Dalla fine di luglio all’inizio di settembre, a Lanciano, i banchetti del comitato organizzatore locale contro l’Autonomia differenziata (con la presenza dei volontari dei partiti, delle associazioni e dei movimenti), più i tavoli dei sindacati, hanno raccolto complessivamente 1085 firme cartacee per la proposta di referendum contro le disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, iniziativa annunciata sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 157, del 06/07/2024.
La scorsa settimana sono state completate le certificazioni di iscrizione nelle liste elettorali nei comuni e moduli, con le firme e i certificati, sono stati inviati al Comitato organizzatore nazionale a Roma che provvederà a depositare tutte le firme in Corte di Cassazione entro in 30 settembre in base alle disposizioni di legge vigenti. Alle 1085 firme cartacee vanno aggiunte centinaia di firme digitali sul sito del Ministero degli Interni, con accesso tramite Spid e Carta d’Identità Elettronica come previsto dalle nuove norme intervenute negli ultimi anni.

Per Lanciano – sottolinea Piero Cotellessa membro del comitato locale – è il secondo record cartaceo degli ultimi 20 anni in una raccolta refendaria. Solo il referendum sulla Fecondazione Medicalmente Assistita nel 2004 infatti raccolse più firme, 1375 per la precisione, ma all’epoca non esistevano ancora le firme digitali. Probabilmente aggiungendo le firme elettroniche a quelle cartacee questa volta è stato superato anche quel record. In ogni caso quest’anno con il quesito referendario contro l’Autonomia differenziata sono state superate le 971 firme cartacee raccolte a Lanciano nel 2021 per il referendum sull’Eutanasia legale“.
A livello nazionale si parla di oltre un milione di firme raccolte e quindi Lanciano avrebbe contribuito per oltre un millesimo a questo risultato. Il comitato locale di Lanciano, soddisfatto della grande partecipazione riscontrata verso questo tema, ringrazia tutti i sottoscrittori e i volontari che hanno permesso questo traguardo nel giro di sei settimane e si mobilita, fin da ora, per la campagna referendaria della prossima primavera quando, Corte Costituzionale permettendo, saranno chiamati al voto tutti gli elettori italiani per scegliere se abrogare o meno la legge n. 86 del 26/06/2024, recante disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione.