Lanciano, città di profonde radici storiche e culturali, ha vissuto una delle edizioni più memorabili e partecipate del Dono alla Madonna del Ponte, con un coinvolgimento che ha suscitato grande successo e commozione anche per il Presidente del Comitato Feste, Marcello Basili. Circa 70 carri hanno sfilato per le vie, accompagnati da migliaia di persone entusiaste, a testimonianza di un legame profondo tra la comunità e le proprie tradizioni. Quest’anno, la partecipazione di numerosi giovani, che hanno scortato trattori e carri appartenuti ai loro nonni e padri, ha dato vita a un momento di riscoperta delle radici, dei sacrifici e del legame con la propria terra.
Una tradizione secolare
Il Dono alla Madonna del Ponte affonda le sue radici in riti pagani risalenti all’epoca romana. Questi riti celebravano le divinità campestri con l’arrivo dell’autunno, un periodo in cui la popolazione ringraziava per i frutti della terra. Col tempo, il culto si è trasformato, legandosi strettamente alla Madonna del Ponte, la protettrice della città di Lanciano.
Fin dal 1600, si hanno testimonianze documentate di cortei organizzati dalle contrade locali. Gli abitanti portavano i prodotti della terra in dono alla Madonna, esprimendo gratitudine e devozione. Vestiti con i loro abiti migliori, uomini e donne attraversavano le vie dalla campagna fino alla Basilica di Piazza Plebiscito, portando con sé cesti e conche di rame colmi dei frutti del loro lavoro.
Il Dono oggi: una grande partecipazione
Nel corso degli anni, il Dono si è arricchito di elementi folcloristici, tra cui rappresentazioni della vita contadina allestite sui carri, con musiche, canti e danze tradizionali. L’edizione di quest’anno ha visto anche la partecipazione dei quattro quartieri storici di Lanciano, che hanno sfilato con i loro colori caratteristici, accentuando l’unione e la varietà della comunità.
La grande sfilata è partita dal Parco Villa delle Rose, un punto di ritrovo che ha coinvolto tantissimi giovani e famiglie, rendendo l’evento ancora più simbolico e partecipato. Questo forte senso di appartenenza e devozione ha toccato profondamente anche Marcello Basili, che ha espresso grande soddisfazione e commozione per il successo dell’evento, simbolo di un ritorno alle radici della tradizione.
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Una festa ritrovata
Dopo la sfilata, la celebrazione è culminata con la Santa Messa, alla quale ha partecipato un gran numero di fedeli. Tutti uniti nel vero significato della festa: la devozione alla Madonna del Ponte. Negli ultimi anni si era notato un eccessivo interesse per gli eventi spettacolari che accompagnano la festa, ma oggi si osserva un chiaro ritorno alle origini, con un’attenzione particolare alla fede e alle tradizioni, rendendo il Dono alla Madonna del Ponte un evento profondamente sentito dalla comunità.
In un’epoca in cui è essenziale riscoprire le proprie radici, il Dono si conferma come un simbolo di unità, devozione e appartenenza che caratterizza da secoli la città di Lanciano, con un successo che ha riacceso il cuore della comunità, emozionando il suo Presidente, Marcello Basili.