ORTONA- Una cerimonia in rito ortodosso sentita e partecipata quella svoltasi nella parrocchia di Cristo Re per salutare Alexandru Arteni, 18 anni, morto giovedì pomeriggio dopo essere stato investito, lungo via De Ritis, mercoledì notte. In un ultimo gesto d’amore sono stati donati gli organi. Cuore, fegato, reni, pancreas e cornee che sono andati a Roma e all’Aquila. L’uomo che l’ha investito non si è nemmeno fermato a soccorrerlo. Il guidatore è stato individuato grazie alle indagini dei Carabinieri supportati dalla testimonianza di Guido che ha trovato Alex a terra. L’uomo poi si è presentato con il suo legale alla stazione dei Carabinieri di via Roma e ha ammesso le sue colpe. Una cerimonia in cui non è mancata la richiesta di giustizia forte per Alex. I parenti piu stretti di Alex, la mamma, che è apparsa molto provata, i fratelli, e gli amici più cari hanno partecipato alla funzione indossando una maglietta bianca con la foto del giovane e la scritta: «Giustizia per Alex, Alex è vivo e non lo puoi fermare». Presenti anche gli insegnanti della scuola media e dell’istituto Nautico che Alex frequentava prima della decisione di lasciare gli studi per iniziare a lavorare come pizzaiolo in un locale del centro. Fuori dalla chiesa è apparso anche un cartello tenuto in vista dagli amici: «Vola più in alto che puoi. Giustizia per Alex». Al termine della celebrazione l’officiante ha tenuto sul sagrato della chiesa un piccolo discorso ai fedeli: «Ricordiamo Alex per come era: una bravissima persona. Vi invito a fare opere di bene e a confidare nella giustizia divina. E quella divina la vera giustizia». Poi il volo dei palloncini bianchi con il sottofondo della canzone de Il Volo “Grande amore” hanno dato l’ultimo saluto terreno ad Alex.
Daniela Cesarii