In una nota stampa, Marusca Miscia, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale a Lanciano, denuncia la situazione di grave degrado che sta avvolgendo la città.
“Lanciano è diventata una città spenta, senza eventi, a parte quelli organizzati da privati. Una città buia e ostaggio di bande di ladri, che continuano a seminare paura e senso di impotenza”, afferma Miscia.
Il malcontento dei cittadini è palpabile, alimentato da una crescente sfiducia nelle forze dell’ordine e nelle istituzioni comunali, che restano sorde e mute di fronte alle numerose denunce.
La capogruppo del PD esprime la speranza che l’accelerazione nell’installazione delle telecamere in città possa rappresentare “un primo segnale di presa di coscienza di una situazione drammatica”, ma sottolinea come questo non sia sufficiente: “Serve un tavolo di confronto per concertare le tante azioni che una città può mettere in campo per tutelare i cittadini“.
Il degrado della sicurezza si accompagna a una crisi idrica senza precedenti, creando uno scenario in cui “è davvero difficile immaginare una possibilità di futuro”, continua Miscia.
Ma la situazione non riguarda solo la sicurezza e i servizi essenziali. Anche la cultura soffre, con la città priva di eventi di rilievo. “Concerti e manifestazioni importanti si tengono solo nei centri limitrofi”, denuncia Miscia, che ritiene la mancanza di fondi un semplice alibi.
“Le risorse, se ben distribuite, sarebbero sufficienti per una programmazione ragionata”, osserva la capogruppo.
Il punto più critico della nota riguarda la sospensione della stagione teatrale al Teatro Fenaroli, un simbolo della vita culturale di Lanciano. “È paradossale che persino il finanziamento per l’efficientamento energetico del teatro, previsto con fondi del PNRR e comunali, diventi un motivo per stralciare la programmazione teatrale”, afferma Miscia.
Secondo lei, si sarebbe dovuto fare di tutto per posticipare i lavori fino ad aprile: “Se ci fosse davvero l’intenzione di difendere l’ultimo baluardo culturale della città, si sarebbe trovata una soluzione”.
La sospensione delle attività culturali, che comprende non solo il teatro, ma anche il cinema e altre iniziative, rappresenta per Miscia un segnale chiaro di un’amministrazione egoista e passiva, che sta “distruggendo l’economia e l’appeal del nostro territorio”.
La capogruppo conclude con un appello deciso: “La nostra città non merita questo. Merita un ritorno al futuro in termini di sicurezza, vivibilità, benessere e felicità”.