Dopo la lettera in cui il presidnete della Regione Marsilio chiedeva chiarimenti a Tavares sulle sorti dello stabilimento di Atessa, il Ceo di Stellantis ribadisce che “lo stabilimento di Atessa rimane centrale nella strategia di Stellantis, come dimostra il recente lancio dell’intera gamma rinnovata di veicoli prodotti ad Atessa (Fiat Professional Ducato, Citroen Jumper, Peugeot Boxer e Opel/Vauxhall Movano), nonché i nostri investimenti nell’efficienza energetica del reparto verniciatura e gli sviluppi regolari e continui a sostegno del piano strategico Stellantis Dare Forward 2030.
Il ricorso alla cassa integrazione è dovuta a una flessione congiunturale dei volumi di mercato e non è strutturale e questa misura non comporta la chiusura totale dell’impianto, ma il passaggio temporaneo da tre a due turni. I furgoni di grandi dimensioni – sottolinea Tavares – sono e restano un segmento cruciale, anche perché rappresentano un terzo dei volumi in Europa e le flessioni del mercato, come quella attuale, possono ovviamente interferire con questo programma, che sosterremo con adeguate politiche commerciali e di sviluppo.
Le prestazioni e la sostenibilità della nostra azienda dipendono anche dalla competitività dell’ambiente in cui operiamo. Tra i fattori chiave – conclude Tavares – ci sono costi energetici ragionevoli, infrastrutture ferroviarie e stradali all’altezza degli standard internazionali e il giusto sostegno ai nostri investimenti attraverso i contratti di sviluppo”.