ORTONA- Un tempo sospeso quello delle esequie di oggi pomeriggio di Lorena Paolini morta nella sua casa di contrada Casone nella tarda mattinata di domenica 18 agosto. Un tempo di tregua che si è incastrato in un periodo lungo e doloroso fatto di indagini, di sopralluoghi, di sospetti e di ipotesi su chi l’abbia uccisa in una domenica uggiosa di agosto.
Un tempo dedicato solo a Lorena, alla sua memoria, alla sua nuova vita, per chi crede, segnata dal suono delle campane a festa e da un lungo applauso all’uscita del suo feretro bianco candido dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Una chiesa in cui giornalisti e e telecamere non sono potuti entrare per precisa volontà dei familiari.
Ad accogliere il feretro il cognato di Lorena e una delle due figlie, il resto dei parenti é entrato prima in chiesa, alcuni, come il marito Andrea Cieri, 51 anni, unico indagato per la morte di Lorena hanno scelto un’entrata laterale della chiesa.
Profondamente commosso l’ultimo saluto della sorella di Lorena, Silvana che sembrava non volesse staccarsi da lei.
Presenti anche le forze dell’ordine che hanno vigilato sulla funzione su cui è stata mantenuta alta l’attenzione per paura di tensioni. E’ stato un tempo d’amore quello di oggi offerto da amici e parenti, un amore che chiede comunque e fortemente giustizia.
- Daniela Cesarii