La situazione della Sangritana continua a rimanere argomento di stretta attualità e nonostante il piano di rilancio presentato la scorsa settimana, restano forti perplessità soprattutto sulla cassa integrazione per i lavoratori.
Sull’argomento ha parlato anche il presidente di Italia Viva ed ex sottosegretario con delega ai Trasporti della giunta di centro-sinistra Camillo D’Alessandro.
“Sangritana, Regione e Tua stanno omettendo la verità sulla situazione – afferma D’Alessandro – e quando parlo di Sangritana mi riferisco ai vertici attuali e a quelli di Tua e alla politica.
Hanno sbandierato ai quattro venti la cassa integrazione per i 92 lavoratori per giustificare una sola cosa: la svendita di Sangritana ai privati per rimpinguare le casse di Tua.

In realtà il fatturato che Stellantis fa con Sangritana occupa circa il 15% e quindi questi numeri non sono giustificati e non è giustificata la vendita delle quote sociali. In realtà è Tua che ha dei debiti nei confronti della sua partecipata cioè Sangritana che non paga.
E in quattro mesi sono stati cambiati quattro amministratori fino ad arrivare all’attuale direttore generale di Tua perché non vogliono nessun indipendente da Tua proprio per consumare questo disegno che è molto grave perché è sulla pelle dei lavoratori e sulla pelle della competitività del sistema economico industriale perché il vettore Sangritana non smuove solo le merci di Stellantis ma anche di altre aziende importanti della Val di Sangro e anche di fuori regione.
Per chiedere e trovare un partner commerciale non si vendono le quote. Ci si allea, si fa un consorzio, si fanno tante altre cose, tranne una cosa sola: svendere un vettore che è l’unico che può entrare in Val di Sangro perché quello è un binario regionale e dunque non possono entrare altri treni.
Questo è un vantaggio competitivo enorme che con la vendita delle quote svanisce perché l’obiettivo è – conclude D’Alessandro – far svanire Sangritana”.