Questa mattina, nella suggestiva cornice della costa dei Trabocchi, si è tenuta una toccante cerimonia per la deposizione di una corona di alloro in memoria dei defunti del mare. Questo gesto, simbolo di rispetto e di riflessione, va oltre il ricordo dei caduti in guerra e abbraccia un significato più ampio e universale: rendere omaggio a tutte le vittime dei flussi migratori che continuano a tingere di rosso le acque del Mediterraneo.
Un messaggio di solidarietà e memoria che supera i confini nazionali, rivolgendosi al mondo intero.
Da quindici anni, la famiglia Campagna, titolare dello storico Lido di Fossacesia, porta avanti questa significativa tradizione. Quest’anno, il “moscone” del salvataggio si è allontanato dalla riva, guidato dal bagnino Emanuele Belardo, che ha condotto l’iconico scafo fino alla linea di boa, a 300 metri dalla costa, per deporre la corona di alloro.
Al suo fianco, Francesco Luigi Di Bucchianico ha documentato l’evento sui social media, amplificando un messaggio di riflessione e speranza che risuona ben oltre le onde del mare.
L’evento di questa mattina segna anche la conclusione della prima stagione del progetto “La Voce dai Trabocchi”, un’iniziativa di comunicazione innovativa che ha raccontato e valorizzato il territorio e le sue tradizioni. Realizzato in collaborazione con il Lido Sirenella, che ha fortemente voluto ospitare l’iniziativa, il progetto ha arricchito l’estate con una serie di interventi culturali e riflessioni sul presente e il futuro del nostro mare.
Curato da diunozero.net e inserito nel cartellone Bellestate 2024, “La Voce dai Trabocchi” ha ottenuto il patrocinio del Comune di Fossacesia, coinvolgendo numerosi partecipanti e offrendo spunti significativi per un dialogo aperto e condiviso.
Nella foto, da sinistra: Carmine Campagna, Emanuele Belardo, e Rossano Campagna, rappresentanti di una comunità che vede nel mare non solo una risorsa, ma anche un luogo di memoria collettiva e riflessione.