Crisi idrica: il coordinatore regionale Destra Sociale Abruzzo, Massimo Tatone, che è anche responsabile nazionale del Dipartimento ambiente, territorio e protezione civile per Destra Sociale chiede le dimissioni di tutto il cda della Sasi in accordo con i consiglieri comunali del gruppo misto del comune di Lanciano.
“Abbiamo bisogno di personale competente e all’altezza per gestire le reti idriche e in grado di saper affrontare le emergenze. Abbiamo bisogno di reti idriche interne nuove, serbatoi potenziati, uno studio sulle captazioni delle acque, creare invasi e tanto ancora.

Non abbiamo bisogno di chiacchiere ma di fatti”. Tatone rileva anche come sia purtroppo iniziata una guerra tra poveri soprattutto sui social in cui utenti invitano altri a mettere l’autoclave senza tener conto che ci sono persone che non hanno questa possibilità e ci sono anche palazzi in cui non c’è modo di installare un autoclave Tatone riporta poi l’esempio virtuoso del teramano in cui la Ruzzo Reti ha svolto un ottimo lavoro tanto che risulta che Teramo ad oggi abbia solo il 28% di perdite idriche a differenza di Chieti che è a quota 71,7%.

“Gli avvisi- aggiunge Tatone- sono emanati solo sul web ma non tutti hanno la possibilità di essere on line si pone dunque anche il problema della comunicazione. Ai tempi della gestione comunale una vettura girava lungo le vie avvisando i cittadini della chiusura e riapertura del servizio.
Altra questione è che la Sasi spesso non rispetta l’orario di chiusura comunicato spesso il servizio è interrotto prima senza avvisi con possibili danni ad elettrodomestici. Se vogliamo poi puntare sul turismo la mancanza d’acqua è un pessimo biglietto da visita. Il mio plauso va all’organizzatrice del gruppo Ortona Sasi Class Action ,Vittoria Camboni, per l’ottimo lavoro che sta svolgendo nel fare ascoltare la voce dei cittadini”.