Il cane è il migliore amico dell’uomo, una risorsa preziosa che ha accompagnato l’umanità da secoli, eseguendo diverse mansioni fondamentali per lo sviluppo della civiltà. Il legame tra cane e uomo ha radici profonde: secondo una ricerca pubblicata nel 2013 sulla rivista Science, le prime tracce riguardanti l’addomesticamento del cane risalirebbero ad un periodo compreso tra i 18.800 e i 32.100 anni fa, quando i canidi venivano impiegati nel sostegno alla caccia.
Per quanto concerne l’Europa, la testimonianza più antica di suddetto legame risale al Gravettiano (circa 28.000 anni fa) e sono le orme di un bambino e di un cane ritrovate presso la grotta di Chauvet, nel sud della Francia

Che si tratti di caccia, protezione, guardia, sport o semplice compagnia, è chiaro che l’evoluzione del cane segua una trama parallela cucita a misura d’uomo. Oggi, nell’era della modernità e degli Stati civili, questo valore è parte integrante della nostra cultura, nonostante i cambiamenti dettati dalla comodità.
In Italia abbiamo circa 13 milioni di cani accolti nelle famiglie, dato in ascesa se pensiamo che nel 2019 erano circa 7 milioni, con un aumento significativo nel periodo della pandemia Covid. Certamente alcuni fattori hanno influito positivamente, come il miglioramento delle condizioni di vita unito alla legislazione in materia di detenzione, eppure esistono elementi che incidono negativamente quando si parla del binomio cane-uomo, come i casi di maltrattamento, il surplus di abbandoni, scarsa consapevolezza nonché poca responsabilità nelle adozioni.
Abbiamo affrontato in precedenza l’argomento raccogliendo i dati del progetto Animali in città (Legambiente), ma oggi è il momento di celebrare la giornata internazionale del cane, istituita nel 2004 da Colleen Paige, un’attivista statunitense per i diritti degli animali e un’esperta di animali domestici.
Combattere i problemi promuovendo meriti ed esempi positivi può essere la chiave per aprire la società a nuove frontiere formative, a scelte concretamente consapevoli, provando a ricreare un tessuto armonico deteriorato dalla crudeltà d’animo. Osservando le nostre coste, sono 350 le unità cinofile addestrate al salvamento in mare, difatti quello dei cani bagnini è un lavoro determinante che ogni anno permette ai soccorsi di salvare tante vite in pericolo, da anziani a bambini.
Lo sport, l’attività motoria in mare e la condivisione di un ambiente naturale richiama quel senso di appartenenza che lega cane e uomo da secoli, specialmente se tale contesto favorisce lo sviluppo di una connessione tra mansione ed esercizio
Tra i casi virtuosi che ci riguardano tradizionalmente, non possiamo non annoverare il ruolo svolto dal pastore maremmano, il cosiddetto pastore abruzzese. Attraverso l’espletamento di mansioni dettate dalla mera genetica, il maestoso pastore bianco è il guardiano silente dei pascoli abruzzesi: generazioni e generazioni di contadini e cani hanno protetto, lavorato, con passione e dedizione le nostre terre incontaminate. Del resto, l’Abruzzo forte e gentile è il ritratto fiero, calmo, integerrimo del mantello bianco del pastore maremmano, abile protettore del bestiame contro tutti i predatori naturali. Infine, non bisogna tralasciare il valore affettivo e di cura nel rapporto diretto tra cane e uomo, la cui massima espressione di solidarietà rientra nella pet therapy.
La pet therapy, nota anche con il termine zooterapia o terapia assistita dagli animali, è una pratica terapeutica che si basa sull’interazione tra gli animali domestici o addestrati e le persone

I contesti di applicazione di questo trattamento sono molteplici, come: ospedali, case di cura, scuole, strutture di riabilitazione e anche la propria abitazione, e possono riguardare indistintamente persone di diverse età. I benefici possono ridurre i livelli d’ansia, di cortisolo, la glicemia e il battito cardiaco, aumentando al tempo stesso le endorfine, mentre in ambito educativo per migliorare le produttività dei soggetti affetti da disturbi dell’apprendimento. Applicazioni infinite coniugate a infiniti modi di socializzazione, creano legami speciali oltre la ragione e arrivano dritti al cuore.
A margine, vogliamo ricordare di osservare le prescrizioni legali sulla questione, adottando tutte quelle misure atte a garantire il benessere psicofisico del proprio cane, tutelando al contempo l’integrità e la normale coesistenza tra specie. Buona giornata internazionale del cane.
- Dennis Spinelli