ORTONA – Una manifestazione di fronte alla sede ortonese della Sasi. Un comitato spontaneo si è formato attraverso un gruppo Facebook chiamato “Ortona Sasi Class Action” ed è sceso in piazza. Una protesta pacifica, in cui alcune delle persone accorse (in totale una cinquantina) hanno parlato a turno e si sono confrontate.
Hanno chiesto ai presenti di lasciare la propria firma per una class action rivolta al gestore, con tre richieste: «sospensione dei pagamenti; risarcimento danni; informazione puntuale e corretta agli utenti».

È stata affrontata anche la questione delle perdite causata da una rete che risale agli anni ‘50 («è fondamentale che non si perda tempo nell’opera ricerca e riduzione delle perdite» – ha detto una cittadina in uno dei tanti interventi). E si è parlato, ovviamente, anche del tema delle turnazioni nell’erogazione del servizio.
Ad Ortona in questi giorni le chiusure stanno partendo dalle 18, fino 6 del mattino (dopo settimane di chiusure tra le 20 e le 22, e sempre fino alle 6). A tal proposito, nel sit-in c’è chi ha avanzato un paragone con l’Aca, che a Chieti stacca l’acqua dalle 22 alle 6 e dalle 15 alle 18. Questa soluzione viene definita dagli utenti più compatibile con le esigenze di vita quotidiana, come farsi la doccia e azionare lavatrici e lavastoviglie nelle ore serali.
- Antonio Di Carlo