Ieri, Daniela Baldassari, una nota e stimata volontaria impegnata nella tutela degli animali sul territorio, ha vissuto uno degli episodi più crudeli e devastanti che si possano immaginare
La giornata, che avrebbe dovuto vedere il piccolo Forrest, il gatto di Daniela, ricevere cure veterinarie per un semplice test, si è trasformata in un incubo. Davanti all’ingresso dell’ambulatorio veterinario, Forrest è stato prelevato da un operatore ecologico della società di servizi ambientali di Chieti e gettato nel camion della spazzatura.
In una sequenza di eventi che lascia senza parole, il gatto è stato scambiato per rifiuto e stritolato dalle pale del compattatore, subendo una morte atroce e ingiusta.

Le immagini di questo orrore, insieme al dolore devastante della sua padrona, hanno scosso profondamente la comunità. Daniela, in uno stato di shock e disperazione, ha espresso il suo strazio sui social:
“Un dolore così grande che mi segnerà la vita…Mi hanno ammazzato il gatto che avevo portato dal veterinario per un parvotest, prelevato davanti all’ ingresso dell’ambulatorio e buttato nel camion dellaspazzatura da un operatore ecologico che non si capisce come abbia fatto a scambiarlo per spazzatura , stritolato dalle pale del compattatore, una morte atroce, sono sotto shock per come me lo hanno ridotto, riposa in pace piccolo Forrest, non avrò più pace..”
Questo episodio sottolinea non solo la necessità di un’azione legale immediata contro l’autore del gesto, ma anche l’urgenza di una riflessione profonda sulla relazione tra la violenza verso gli animali e la pericolosità sociale.
L’Associazione di cui Daniela fa parte sta già lavorando a un progetto intitolato “Devianza e violenza sugli animali quale indicatore di pericolosità sociale”. L’obiettivo è quello di affrontare il fenomeno della violenza sugli animali, un problema in continua crescita che non può essere sottovalutato