Soltanto alcuni giorni fa poco prima delle scale che conducono al Palazzo Comunale era stata installata una targa in mosaico realizzata dal maestro Luciano Di Corinto e commissionata dal dottor Viscardo Murri. Su di essa era leggibile la scritta “Anxanum Caput Frentanorum” un modo, secondo il committente per “ricordare la gloriosa storia della città di Lanciano ed il popolo italico dei Frentani, inizialmente fiero nemico di Roma che dopo le guerre sociali ne divenne fedele alleatio”.
Qui comincia un piccolo, grande mistero, visto che come si vede dalla foto, la targa è già stata occultata e ricoperta con un tappettino in gomma grigio antiscivolo. In città, fin dal primo momento non tutti erano concordi nell’applaudire questa iniziativa, anzi. Qualcuno ne aveva ravvisato la pericolosità visto che la sua superficie liscia con la pioggia, sarebbe divenuta troppo insidosa per il transito ed il passaggio dei pedoni.
Qualcun’altro invece come il professor Nicola D’Onofrio, conosciuto in città per le sue ricerche e pubblicazioni storiche, aveva chiaramente parlato e senze mezze misure di “degrado culturale e di evidenti sciocchezze, spacciate per documentazioni storiche da presentare all’opinione pubblica come grandi scoperte” invitando poi “gli autori di questo ennesimo misfatto ai danni della nostra città ad andare al Castello di Crecchio a visitare la sezione del museo dedicata alle scoperte fatte dal locale Archeo Club proprio sui Frentani che vissero nel loro territorio. Cose molto interessanti e documentate in maniera scientifica”. Non sappiamo quale siano stati i motivi fatto sta che dopo pochissimi giorni dalla sua installazione, la lapide è già stata occultata. Un mistero “frentano” in tutti i sensi!