“Un taglio di oltre 5,8 milioni l’anno fino al 2028: saremo costretti a pagare circa 30 milioni in cinque anni in mancati servizi, è impensabile accettare una nuova stagione dei tagli”. E’ quanto afferma Giacomo Carnicelli, presidente dell’associazione di Comuni Autonomie Locali Italiane (ALI) Abruzzo, in merito al decreto del Ministro dell’Interno che di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze stabilisce il riparto del contributo alla finanza pubblica della legge 30 dicembre 2023, n.213.

Tra i comuni abruzzes i più penalizzati sono L’Aquila, Teramo, Montesilvano, Celano, Lanciano e Avezzano, poiché, spieg ancora Carnicelli, “i tagli sulla spesa corrente incidono maggiormente sui comuni che stanno realizzando opere con il PNRR e che quindi hanno più bisogno di fondi per gestirle: avremo nuovi asili nido ma rimarranno chiusi perché i comuni non potranno pagare il personale o le bollette per tenerli aperti”.