A Novembre era scomparso dalla sua casa di Rosciano. Il paese annuncia il lutto cittadino e annulla la festa
E’ Thomas Christopher Luciani, il ragazzo di quasi 17 anni residente a Rosciano nel pescarese, il giovane brutalmente ucciso a Pescara. Thomas è stato attirato in una zona non sorvegliata retrostante il parco Baden Powell e colpito ripetutamente con un’arma da taglio nelle parti vitali del corpo.
Il giovane era scomparso da casa a novembre ma poi era stato per fortuna ritrovato.
La ricostruzione preliminare fornita dalla Questura di Pescara indica che all’origine dell’omicidio ci sarebbe un diverbio legato a questioni di droga. Le indagini sono state avviate subito dopo il ritrovamento del corpo e sono condotte da personale specializzato della Squadra Mobile pescarese, della squadra Volanti e della Polizia Scientifica. Per tutta la notte, in Questura sono state ascoltate persone potenzialmente informate sui fatti e testimoni.
Le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona antistante il parco e nei pressi di uno stabilimento balneare, dove il gruppo coinvolto si è recato dopo il crimine, sono state fondamentali per le indagini.
“La drammatica vicenda – si legge in una nota della Questura di Pescara – ha evidenziato un incredibile disagio giovanile, una sorprendente carenza di empatia emotiva ed una palese incapacità di comprendere l’estremo disvalore delle azioni commesse. Questi atteggiamenti disfunzionali meritano ampio approfondimento, al pari della necessaria ricostruzione delle dinamiche e responsabilità.”
Il movente, stando alla ricostruzione, sarebbe un debito di droga di poche centinaia di euro: forse 200 o 250.
Le attività investigative in corso sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, con l’obiettivo di fare luce su tutte le circostanze e responsabilità legate a questo tragico evento.