ORTONA- Sbarcheranno nella mattinata di domani 106 naufraghi salvati in due differenti operazioni dalla Humanity 1 imbarcazione della ong tedesca Sos humanity. Essendo un numero corposo non tutti i naufraghi resteranno in Abruzzo, solo in 45 resteranno, infatti, in regione. La ong giovedì scorso, in prima battuta, ha salvato 31 persone che si trovavano in pericolo su una barca in vetroresina. Nessuna delle persone a bordo indossava giubbotti di salvataggio.
La barca, partita dalla Libia, è stata avvistata dall’equipaggio con un binocolo. Il salvataggio è avvenuto in acque internazionali al largo della costa libica. Le autorità italiane hanno assegnato il porto di Ortona che la Ong ha definito “remoto”.

Nel pomeriggio, sempre di giovedì, l’equipaggio di Humanity 1 ha salvato altre 75 persone, tra cui donne e bambini, da una barca in legno sovraffollata che si trovava a rischio affondamento in acque internazionali. A bordo non c’erano attrezzature di salvataggio. Anche in questo caso i naufraghi sono stati individuati con il binocolo e la loro presenza è stata confermata dall’aereo civile da ricognizione Sebird. Il salvataggio è stato coordinato dall’Agenzia italiana di gestione emergenza (Mrcc).
La Humanity 1 ha dunque in questo momento 106 persone salvate a bordo. Il gruppo è composto in prevalenza da maschi e da persone provenienti dal Bangladesh, ma ci sono anche egiziani, eritrei, pachistani, palestinesi, siriani, sudanesi. Ci sono 11 minori non accompagnati, che resteranno in Abruzzo, e 3 accompagnati, 8 sono le donne, tutte adulte, di cui una incinta.
La macchina dell’accoglienza, ormai ben rodata è pronta a rimettersi dunque in moto con il sistema ormai collaudato della prima identificazione in porto e delle successive operazioni amministrative, di accoglienza e ristoro nella struttura di contrada Tamarete. E’ il nono sbarco di migranti per il porto.
- Daniela Cesarii