Un focus sarebbe scattato su una di queste approvata a fine anno con il voto di Quaglieri con la quale l’esecutivo di centrodestra ha approvato lo stanziamento di 20 milioni di euro per le case di cura private
Trasacco, 19 giugno 2024 – Questa mattina, la residenza dell’assessore regionale Mario Quaglieri a Trasacco è stata teatro di una perquisizione da parte dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. L’operazione si inserisce nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, che indaga su un presunto conflitto di interessi che coinvolge l’assessore regionale al Bilancio, appartenente al partito Fratelli d’Italia.
Mario Quaglieri, rieletto con quasi 12.000 voti alle elezioni del 10 marzo scorso, esercita contemporaneamente la professione di medico chirurgo presso alcune cliniche private nella provincia dell’Aquila fin dal suo primo mandato nel 2019. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Marco Maria Cellini, ha portato i militari a effettuare perquisizioni non solo nella casa di Trasacco, ma anche nella sede della Giunta regionale, nell’assessorato regionale alla Sanità a Pescara e nella clinica
I Carabinieri del Nucleo investigativo operativo del comando provinciale dell’Aquila avevano già fatto visita agli uffici di Palazzo Silone all’inizio di maggio per esaminare i documenti relativi al duplice ruolo dell’assessore. Particolare attenzione è stata rivolta alle delibere adottate dalla giunta regionale in presenza di Quaglieri. Tra queste, una delibera approvata a fine anno con il voto dell’assessore, che prevedeva uno stanziamento di 20 milioni di euro per le case di cura private, inclusa la clinica Di Lorenzo di Avezzano, con l’obiettivo di contrastare la mobilità passiva nella regione.
L’attuazione di questa delibera è stata sospesa nella provincia dell’Aquila su indicazione degli uffici della giunta regionale. Questo episodio ha alimentato un acceso dibattito politico sulla presunta incompatibilità di Quaglieri, che durante il suo mandato come presidente della commissione Sanità e successivamente come assessore al Bilancio, ha continuato a lavorare come medico chirurgo nelle cliniche private convenzionate.
Mentre l’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila continua, il dibattito politico sul ruolo e sulle responsabilità degli amministratori pubblici è destinato a intensificarsi.