La situazione alla Motorizzazione Civile di Chieti Scalo è diventata insostenibile, come denunciato da un cittadino esasperato dall’esperienza vissuta.
Alle 10:45 di una calda mattina estiva, il cittadino descrive la scena: “Persone in attesa fuori motorizzazione, al caldo e con una persona che apre la porta quando vede arrivare un utente e le dà il numero. Come se nessuno avesse capacità per farlo autonomamente. E mi chiedo. In inverno?” Questo resoconto ci dà una chiara immagine delle difficoltà affrontate dagli utenti, costretti a sopportare condizioni climatiche estreme senza alcun riparo adeguato.
La situazione peggiora ulteriormente quando si considera che questo scenario non è limitato all’estate. Il cittadino conferma: “Anche l’inverno stessa cosa!” Questo significa che le persone sono lasciate fuori al freddo, senza alcun riguardo per il loro benessere e sicurezza.
Ma perché si verificano queste condizioni? La giustificazione ufficiale fornita è la necessità di gestire persone maleducate. Tuttavia, il cittadino ha chiesto: “Ma negli altri uffici come le gestiscono? Non mi sembra si aspetti fuori.” La risposta, un laconico “disposizioni d’alto”, suggerisce una mancanza di responsabilità e un’inadeguata gestione della situazione.
Il cittadino sottolinea anche un altro aspetto cruciale del problema: “Una provincia intera, costretta a venire a Chieti Scalo. E a Lanciano o Vasto? ”
Questa concentrazione di servizi in un’unica sede comporta disagi e costi aggiuntivi per gli utenti, costretti a percorrere lunghe distanze per svolgere pratiche che potrebbero essere gestite localmente.