Lo scrittore statunitense Henry Miller affermava che “la propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose”, un affermazione con cui lui, che era anche saggista e reporter, volevo sottolineare come la destinazione di un nuovo viaggio, la meta a cui puntiamo, ci porterà inevitabilmente a cambiare la nostra percezione delle cose.
Di esperienze, storie e carovane è piena la storia del mondo ed un esempio è la celebre Via della Seta, il simbolico nome con cui fin dall’antichità s’identificavano reti stradali, terrestri e marittime che da Occidente conducevano verso quell’Oriente esotico ed anche un pò mitizzato raccontato in tanti libri. Oggi che il mondo reale è sempre più connesso e virtualmente vicino, spostarsi dall’altro capo del globo può sembrare banale, eppure l’esperienza della scoperta ed il suo fascino restano intatti.
E’ senza dubbio una storia che merita di essere raccontata quella di Alessandro Spinoglio, il preparatore fisico-atletico lancianese che da qualche giorno si è trasferito a Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, per portare la sua esperienza, la sua competenza e la sua passione al servizio del Bunyodkor Professional Futbol Klubi, una delle due società calcistiche della capitale che milita nella O’zbekiston Superligasi, massimo categoria del calcio nazionale.
Spinoglio che è abilitato come preparatore atletico presso il Centro Tecnico della Federazione Italiana Gioco Calcio di Coverciano e laureato in Scienze Motorie, è cresciuto professionalmente e calcisticamente nella nostra città, dove inizia a muovere i primi passi nel settore giovanile della Virtus Lanciano per poi arrivare anche a far parte dello staff tecnico della prima squadra all’epoca dei quattro anni vissuti in serie B dal club dei Maio.
Dopo il fallimento è rimasti comunque legato alla sua terra, sposando il nuovo progetto tecnico del Lanciano Calcio 1920 del presidente De Vincentis e contribuendo con la sua preparazione alla vittoria di tre campionati di fila che dalla Prima Categoria, hanno riportato i colori rossoneri fino all’Eccellenza. Successivamente ha avute alcune esperienza in D con la Vastese e l’Agnonese, facendo poi parte dello staff tecnico della Fermana e del Termoli nell’ultima stagione.
Ma cosa ha spinto Alessandro ha spostarsi nel piccolo paese dell’Asia Centrale? Determinante è stata l’amicizia consolidatasi sui campi d’Abruzzo con Ilyas Zeytulaev, ex centrocampista cresciuto nel vivaio della Juventus, che tra il 2009 ed il 2013 ha difeso proprio i colori rossoneri della Virtus Lanciano. Ilyas una volta appesi gli scarpini al chiodo, è diventato uno stimato allenatore e conclusa l’esperienza alla guida del Cupello, ha deciso di tornare in patria per sposare il progetto sportivo del Bunyodkor.
Da lì la chiamata ad Alessandro per averlo a disposizione del suo staff tecnico. “Sono arrivato a Tashkent solo da pochi giorni – sottolinea Spinoglio a Videocittà – il primissimo impatto è stato molto positivo, perchè la capitale uzbeka è una vera e propria metropoli in cui non manca niente e tutte le persone del team e non, con cui sono venuto a contatto si sono rivelate gentili e disponibili nei miei confronti. Al momento sono ospitato nel centro sportivo del club che è modernissimo, funzionale e ricco di ogni attrezzatura e ci sono addirittura otto campi da calcio a disposizione. Ringrazio Ilyas per la fiducia che ripone in me e, spero di poter far bene e lavorare al meglio. Al momento ho ancora difficoltà nel comprendere e nel farmi capire in uzbeko e russo ma, grazie al suo aiuto conto d’imparare presto almeno alcuni termini.
Il campionato qui è partito in marzo e finirà entro novembre, siamo incirca alla sesta-settima giornata essendo subentrati in corsa come staff. A luglio ci sarà una pausa in cui conto di far conoscere agli atleti i miei programmi e metodi di lavoro. Sono molto felice ed entusiasta di questa grande opportunità e darò sicuramente il massimo: chiaramente non è stato facile lasciare la mia compagna Rosangela e la mia famiglia, ma questi sono treni che non capitano spesso nella vita. In futuro non so chiaramente cosa succederà ma penso a godermi il momento e a meritarmi questa grande opportunità”.
.Simone Cortese