La danza, più dei libri di storia, può rivelarsi un potente strumento di avvicinamento tra culture e di esplorazione di nuove forme di socializzazione. Questo è stato il tema centrale del saggio “Tango senza confini”, presentato domenica scorsa all’Auditorium Diocleziano dall’Istituto “De Titta-Fermi” di Lanciano, sotto la direzione della preside Anna Maria Sirolli.
Le docenti Mariagrazia Barone e Mabel Fiorella Zegarra, in collaborazione con la Maestra di danza ed ex alunna dell’Istituto Sara Di Giandomenico, hanno sviluppato un progetto volto a introdurre gli alunni nell’affascinante universo del tango argentino
L’obiettivo del progetto non si limitava all’apprendimento di una nuova forma di danza, ma mirava a favorire una migliore consapevolezza di sé e della propria corporeità, migliorare le competenze sociali degli studenti e ampliare le loro conoscenze storiche, geografiche e musicali. Il tango, infatti, è stato presentato come una metafora del dialogo tra culture diverse, sottolineandone il valore sociale e culturale.
L’evento ha registrato il tutto esaurito con 100 posti occupati, nonostante la concorrenza di altri eventi in città. Il vice sindaco e assessore alla cultura Danilo Ranieri ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, sottolineando l’importanza di iniziative come questa per la comunità.
Il saggio si è svolto tra documentazioni storiche, racconti di esperienze dirette, balli, canti e coreografie, suscitando forti emozioni tra il pubblico. Gli alunni, con una significativa presenza femminile, si sono distinti nei ruoli di attori, cantanti e ballerini, ricevendo applausi e consensi per le loro performance. Il successo dell’evento è stato confermato dai riconoscimenti ricevuti, segno che l’obiettivo del saggio è stato pienamente raggiunto.
L’esperienza è stata replicata martedì 21 maggio, alle ore 15, nell’aula magna dell’Istituto “De Titta–Fermi”, offrendo una nuova occasione per apprezzare il lavoro e l’impegno degli alunni e dei docenti coinvolti in questo straordinario progetto educativo.
