Far conoscere ai giovani la storia e l’architettura di uno dei più importanti monumenti della città e spiegare loro quali sono state le fasi che hanno portato alla riqualificazione del suo elegante portale: questa mattina, giovedì 23 maggio Palazzo Vergilij è stato al centro di una lezione-sessione all’aperto che ha portati gli studenti delle classi 3°, 4° e 5° del Liceo Artistico Palizzi di Lanciano, a confrontarsi con una vicenda millenaria e con le fasi costruttive di quest’antico edificio baronale.
Insieme a loro erano presenti il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, l’assessore alla Cultura Danilo Ranieri, il presidente dell’Ater Lanciano Fausto Memmo, il dottor Giuseppe D’Alessandro presidente direttore generale dell’Ater Lanciano, l’architetto Tommaso Sacramone, responsabile area tecnica dell’ente, l’architetto Agnese Senerchia progettista e direttore operativo del cantiere di restauro, Pierluigi Vinciguerra, presidente regionale di Italia Nostra, Enrico Giancristofaro, presidente di Italia Nostra Lanciano.
Dopo un importante ed atteso restauro il portale de monumento è tonato a risplendere nel settembre 2022.
L’inizio dei lavori era avvenuto il 20 aprile di quell’anno e si era reso assolutamente necessario orma causa del profondo stato di degrado del bene, con i materiali scultorei e lapidei divenuti sempre più danneggiati dallo smog e dagli agenti atmosferici e con il pericolo per nulla remoto di crolli e cadute che avrebbero potuto mettere in pericolo l’incolumità di residenti e passanti.
Palazzo Vergilj, detto anche “Palazzo Majella”, è un antico edificio baronale che si trova a Lancianovecchia, il quartiere più antico della città, sulla direttrice di via dei Frentani. Esso venne costruito nel XVII secolo, sopra i resti del forte longobardo chiamato “Tonnino”: nel settecento un ramo dei Virgilj, baroni di Rizzacorno, si spostò da Castel Nuovo (Castelfrentano) a Lanciano, dove si fece costruire questo sontuoso palazzo.
Le fonti storiche dicono che vi soggiornò anche il re Francesco II delle Due Sicilie, detto “Franceschiello”, mentre durante l’ultimo conflitto mondiale fu quartiere operativo degli Alleati. Successivamente alcuni dei locali furono adibiti a seggi elettorali del 1° referendum disposto per far scegliere agli italiani tra la monarchia e la repubblica. In seguito, la struttura, fu anche sede dell’Ufficio della Conciliazione e del Consorzio di Bonifica ospitando in assoluto la prima copiatrice eliografica di Lanciano, mentre negli ultimi anni nelle sue stanze si trovano alcuni uffici comunali dell’assessorato alle Politiche Sociali.