CHIETI- Comitato ristretto dei sindaci: Schael dice no all’ascolto dei direttori di dipartimento del Ss. Annunziata. Il confronto avrebbe dovuto tenersi nella seduta odierna.
“Si tratta di una totale mancanza di rispetto e una totale assenza di condivisione da parte del direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, che ha voluto avere un atteggiamento di chiusura nei confronti dei sette direttori di Dipartimento del SS Annunziata di Chieti, i professori Umberto Benedetto, Roberto Buda, Adelchi Croce, Massimo Caulo, Salvatore Maurizio, Felice Mucilli e Luigi Schips, partecipando da semplice auditore senza, quindi, voler interloquire con loro in merito alle problematiche da loro sollevate a maggio e per le quali i sindaci del comitato ristretto avevano chiesto, da tempo, la loro audizione” spiegano in una nota il presidente Diego Ferrara e i componenti del Comitato ristretto dei sindaci Asl ovvero Giulio Borrelli, Francesco Menna, Massimo Tiberini e Leo Castiglione.
“Vedere oggi i direttori di dipartimento sollevare problematiche e punti di vista senza ricevere nessuna risposta del direttore Schael, presente solo come auditore, è stato davvero un brutto spettacolo- si legge ancora nella nota- Questo modo di agire è lontano dai principi di condivisione, di ascolto, di risoluzione dei problemi e di apertura al dialogo e al confronto che appartengono alla dialettica istituzionale”.
Eppure ascoltando i primari i sindaci hanno potuto prendere atto di un quadro drammatico e preoccupante della realtà sanitaria della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Tante le situazioni denunciate.
“Tra l’altro, a Chieti sono aperte quotidianamente 2 sale operatorie; a Pescara 11- prosegue la nota- Mancano infermieri per poter far fronte alle richieste operatorie della provincia chietina.
Il rettore, Liborio Stuppia, ha sottolineato che, procedendo di questo passo, nel 2027 l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca potrebbe far chiudere l’università di Chieti. Tematiche rilevanti, per questo abbiamo richiamato il direttore generale a aprire un dialogo reale e costruttivo con i primari e ci siamo riservati di presentare una proposta più generale, da sottoporre alla Regione, sulla riorganizzazione della sanità”.
- Daniela Cesarii