FRANCAVILLA AL MARE-In una edizione martoriata dal mal tempo si è giunti alla conclusione, domenica 14 Maggio, giorno della festa della mamma, con le finali di doppio e singolare.
Mentre nel doppio i vincitori sono stati Behar/ Barrientos ai danni di Arends/Tsitsipas (fratello del più famoso Stefanos) nel singolare si è assistito ad una finale che ha visto trionfare piuttosto nettamente il cileno Tabilo 6-1 7-5 contro il quotatissimo francese Paire.
Ma andiamo per ordine. In un tabellone che ha visto diverse defezioni, ad inizio torneo, di molti dei nomi previsti, causa il contemporaneo torneo Master 1000 di Roma, non sono state poche le note di spunto.
Iniziamo dai tennisti italiani sperando di non dimenticarmi qualche nome: bello il cammino di Edoardo Lavagno fermato solamente, nel suo incedere, dal quasi maratoneta Ionel. Usciti forse troppo presto Travaglia e Giannessi, sono stati Gianluca Mager e Lorenzo Giustino ad andare più avanti nel torneo con i quarti di finale del primo e la semifinale del secondo. Entrambi fermati da Benoit Paire (così come in effetti anche Giannessi).
Mi sento di mettere in evidenza un probabile giovane tennista dal profilo molto interessante.
Il diciassettenne Lorenzo Carboni, sconfitto da Fanselow nelle qualificazioni, è sembrato aver un buon tennis, un ottimo rovescio bimane e ampissimi margini di miglioramento.
Per quanto riguarda I tennisti non italiani sono rimasto ben impressionato dal giovane romeno Ionel che, in un tennis tutto fisico (sembrava essere un muro che ribatteva ogni colpo inducendo gli avversari all’errore) e grintoso arrendendosi solamente al cileno Tabilo in semifinale, ha mostrato il solo limite di non avere un colpo decisivo, la capacità, se necessario, di affondare con un vincente. Un ragazzo, anche lui, con ampi margini di crescita.
Interessante anche il croato Ajdukovic che ha ceduto, in una giornata evidentemente storta, agli ottavi alla intelligenza tattica ed alla esperienza del belga Coppejans. Ajdukovic ha mostrato, per l’intero arco del torneo, di avere un tennis molto interessante, completo, con colpi a rete veramente di qualità. I limiti? Tanti, tantissimi, a partire dal nervosismo e dalla incapacità di reagire alle avversità (un punto fortunoso dell’avversario, un rimbalzo strano della pallina…). Se riuscirà a lavorare su sé stesso potrà diventare un buonissimo tennista.
- Antonio De luca