
“Per i giornalisti essere definiti giornalai non è un’offesa. È un nobile mestiere, peraltro in via di estinzione, che bisognerebbe tutelare. Il giornalaio è quel chierico che dispensa ogni mattina la liturgia laica della libertà di stampa e di pensiero. Un politico che pensa di offenderci in questo modo, oltre a presentare seri limiti cognitivi in termini di democrazia, manifesta una povertà lessicale non degna del ruolo che ricopre”.
Lo afferma il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta, in riferimento a un post pubblicato sul profilo Facebook della Presidente del Consiglio comunale di Lanciano”
Il presidente citato dal consiglio dell’ordine dei giornalisti è Gemma Sciarretta, in forza a Fratelli d’Italia e approdata in comune con un ruolo non politico ma istituzionale. Il presidente del consiglio deve garantire imparzialità all’interno dell’assise civica, in nome dei cittadini. Esercita i poteri di convocazione e direzione dei lavori e delle attività del consiglio, convoca il consiglio su richiesta di un quinto dei consiglieri ed è tenuto ad assicurare una adeguata e preventiva informazione ai consiglieri sulle questioni sottoposte al consiglio. Una figura che alle cerimonie ufficiali, con la fascia gialla e azzurra, i colori del comune di Lanciano, si pone di fianco al sindaco.
Giornaliste o giornalaie, tanti punti di sospensione per denigrare delle professioniste, donne, a Lanciano le giornaliste lo sono quasi tutte.
L’uscita, di certo infelice, non è passata inosservata.
Il Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Articolo 1, Azione, Europa Verde Frentania, Sinistra Italiana, Progetto Lanciano, Lanciano per tutti, Lanciano Vale, Lanciano in Comune, hanno così scritto in una nota congiunta: “Esprimiamo solidarietà e grande vicinanza a tutti i giornalisti e giornaliste della nostra Città stigmatizzando come offensive le affermazioni, di chi ricopre un ruolo istituzionale come il Presidente del Consiglio Comunale, ai danni di ” alcune” giornaliste. E’ ancora più grave leggere il riferimento ad una giornalista donna da una donna che ha, per altro, un ruolo che le conferisce responsabilità morali e politiche che non possono essere ignorate. Cosa ha da dire il suo partito di riferimento?“
“Una figura istituzionale, scrive Progetto Lanciano sul suo profilo FB, che dà delle giornalaie alle giornaliste della nostra città.
Non ne conosciamo la ragione per la quale possa aver scritto certe frasi, ma ci è molto chiaro che una figura che ricopre un ruolo istituzionale, che in occasione delle cerimonie ufficiali della nostra città sfila con la fascia del comune, non possa e non debba mai perdere quell’aplomb che appartiene (dovrebbe) al ruolo ricoperto. Il dito puntato verso delle DONNE (non tutte visto che viene fatto un distinguo), che appassionate del proprio lavoro, malgrado mille sacrifici, lo portano avanti in modo professionale e nel migliore dei modi. Riteniamo che il Filippo Paolini debba pretendere delle scuse altrettanto pubbliche da parte della presidente del consiglio comunale, debba presentarle il segretario del suo partito di appartenenza, debba farle lo stesso sindaco e tutte le forze politiche che in consiglio comunale l’hanno eletta per ricoprire quel ruolo”.
In molti si chiedono a chi era rivolto l’attacco. Crediamo non sia importante saperlo, non toglie nulla alla gravità del fatto. Come dice il presidente dell’ordine Stefano Pallotta essere “giornalaie” è una professione nobile.
Lanciano ha avuto una giornalaia simbolo di cultura ed eleganza che ci ha lasciati nel 2017.
Rita Bomba, la sua edicola era lungo il corso ed era il luogo dove i giornalisti si incontravano, dove ci si raccontava di una città ricca di iniziative e valori ormai persi. No, non ci offendiamo se ci definite GIORNALAIE, ma se lo fate nell’accezione negativa del termine offendete una categoria di persone per bene.