Tutto secondo i piani, forse oltre le naturali e iniziali aspettative. Ieri pomeriggio il 106° Giro d’Italia si è tinto di azzurro, rievocando in mondovisione la bellezza della Costa dei Trabocchi, fiore della prima tappa del Giro E tra Fossacesia e Ortona. È nella scelta cromatica di Filippo Ganna il racconto di questa Grande Partenza frentana: il rosso della passione e dell’espressività abruzzese, presente lungo il percorso che porta al traguardo ortonese, colore che fa eco ai prodotti tipici della terra. Il verde, incontaminato e vivace, della natura che costeggia il mare e accarezza il primo tornante verso L’Orientale. Infine il bianco, simbolo di un futuro che amministrazioni ed enti proveranno a scrivere, con l’obiettivo di fotografare la storia appena conclusa e inquadrare il prossimo avvenire.
Il Giro d’Italia, d’altronde, rappresenta la vittoria dei Comuni e delle Regioni: dal Presidente Marco Marsilio ai sindaci accorsi in sostegno del progetto, la Grande Partenza è la cartolina ideale per turisti e residenti, a riprova di una lunga programmazione, ora da sviluppare attorno ai temi sociali, economici e politici emergenti. Nel frattempo trionfa anche Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) con 21’18” alla media di 55,211 chilometri orari, davanti all’aclamatissimo Ganna, che chiude a 22′ ma sotto gli applausi e l’ovazione del pubblico casalingo.
È proprio Ortona l’autentica reginetta dell’arrivo, situato a Porta Caldari. Balli e canti tipici insieme alla simbiotica collaborazione di enti partecipanti, sponsor, ristoranti e attività locali, hanno accompagnato famiglie, coppie, giovani e anziani durante tutta la giornata. Una festa di enorme portata che ha avuto il merito di saper attrarre numerosi viaggiatori e TV estere: lo scorcio paesaggistico del Castello Aragonese in diretta nazionale ruba l’occhio alla gara, agendo da cornice sui ciclisti in fuga al primo tornante, per un messaggio sportivo forte che abbraccia legittimamente un modo corretto di far politica per la cittadinanza. I sorrisi dei bambini, le voci della città, le abitazioni in rosa, gli altoparlanti ad esaltare campioni e prodezze, il pubblico estasiato dal richiamo della tradizione che incontra l’innovazione e molto altro ancora: questo è stata la prima tappa del 106° Giro d’Italia, un giorno da ricordare per i prossimi anni, in attesa del secondo appuntamento a Teramo.
- Dennis Spinelli