ORTONA- Un consiglio comunale durato oltre 12 ore restituisce al sindaco, Leo Castiglione, la maggioranza trovando il nono voto necessario ad approvare il bilancio nel consigliere, Emore Cauti, ex componente del gruppo di minoranza Solo Ortona nella testa.
Castiglione resta cosi al governo della città in una situazione comunque precaria in quanto la sua maggioranza può contare solo su nove voti contro gli otto della minoranza. Il Dup, bocciato nella seduta di sabato 15 aprile, nella giornata di ieri è stato ridiscusso, come prevede il regolamento, e approvato grazie al voto del consigliere Cauti. Stessa sorte per il documento di bilancio emendato proprio dal consigliere e approvato grazie al suo voto.
Del resto dal 6 aprile ovvero dal giorno in cui il consigliere Cauti non ha voluto firmare le sue dimissioni che assieme a quelle degli altri sette consiglieri avrebbe fatto cadere l’amministrazione, le voci di un appoggio del consigliere erano iniziate a circolare via via sempre più insistenti. Una maggioranza quindi che cambia in consiglio con Cauti che sposta l’ago della bilancia, come detto, a favore del sindaco per nove voti a otto.
“La mia astensione sul Dup era stata motivata dalla volontà di voler incidere sul bilancio attraverso emendamenti – ha spiegato in aula Cauti- Auspicavo emendamenti anche da parte della minoranza che non ci sono stati invece con gli emendamenti si sarebbe arrivati ad un nuovo documenti di bilancio. Credo che il commissario per un anno sia davvero deleterio per la città”.
Una mediazione politica tra le parti che è arrivata grazie anche all’intervento dell’ex leader di Ortona cambia, Giorgio Marchegiano ex consigliere comunale di minoranza nella scorsa amministrazione e candidato al ballottaggio contro Castiglione nel giugno 2017, come ha spiegato Antonio Sorgetti, consigliere di Città che amo in un suo intervento: “Marchegiano in un comunicato ha sciolto Ortona cambia e ha dichiarato di ritirarsi dalla politica, ma poi è salito in comune per discutere gli emendamenti di bilancio con i vertici dell’amministrazione”.
Non sono mancati i toni forti in consiglio, un dibattito acceso come era prevedibile.
“Governare in nove comporta che basta una pausa del presidente del consiglio assieme ad altri consiglieri di minoranza per impedire alla maggioranza di avere il numero legale- ha commentato il leader di Solo Ortona nella testa Ilario Cocciola – ma davvero pensate che si possa governare Ortona in nove? Non potete pensare che la minoranza possa reggervi il numero legale. Potrebbe capitare anche l’incompatibilità di una persona o un problema nell’essere presente in aula, e cosa accadrebbe?”.
I problemi di stabilita sono quindi ben lontani dall’essere risolti.
Daniela Cesarii