ORTONA -Un progetto di recupero di un antico percorso pedonale per avvicinare il centro storico alla pista ciclopedonale è la proposta elaborata dall’associazione Zooart Ortona che gestisce l’Area 55, lo spazio sottostante la Passeggiata Orientale.
Si tratta di uno studio preliminare, elaborato da Aurelio Di Tullio, che prevede il ripristino del percorso pedonale, oggi in disuso, che da via dei Pescatori, conduce fino alla Fonte a mare e poi alla zona porto/pista ciclopedonale. Un modo questo per far sì che i ciclisti che frequentano la pista ciclopedonale possano avere un agevole collegamento con il centro città.
«Tutto nasce – spiega il vice presidente Tommaso D’Anchini- dalla nostra personale esperienza. Spesso infatti ci siamo trovati a dover dare indicazioni ai ciclisti, ad aiutarli a salire in centro con le bici visto che la nostra posizione è tale che filtriamo la parte bassa con quella alta».
Si tratta di un percorso di circa 550 metri con una antica tradizione come spiega il presidente dell’associazione Gabriele Lacchè: «Questo percorso ha un importante valore storico, in quanto da sempre è stato utilizzato da quei pescatori che per primi si insediarono sul promontorio ortonese e che percorrendolo potevano raggiungere il mare in una manciata di minuti, poiché permette di abbreviare notevolmente il tragitto che collega il centro con la zona della marina. In questo modo si può dare anche l’opportunità ai cicloamatori di condurre con sé la bicicletta e poter raggiungere facilmente la città. Una misura che potrebbe portare ad un sostanziale aumento del flusso turistico, noi non saremmo, quindi, più spettatori di quanto accade lungo la pista bensì parte attiva».
Come primo passo l’associazione suggerisce l’installazione di due canaline metalliche, una per rampa, da installare sui lati delle gradinate presenti sul percorso, in maniera da agevolare la risalita delle bici a mano. Una soluzione adottata con successo in parecchie città italiane ed estere.
«Passo successivo – spiega Auerelio Di Tullio – sarà la messa in sicurezza del tratto che al momento è ricoperto da una fitta vegetazione con un preesistente impianto di illuminazione compromesso e pericoloso per l’incolumità delle persone, per poi provvedere al vero e proprio recupero con il posizionamento della segnaletica, la piantumazione della macchia mediterranea e l’illuminazione».
L’associazione si rende inoltre disponibile alla gestione del percorso e alla sua manutenzione. Uno studio che ha incontrato l’apprezzamento dell’assessore allo sport Paolo Cieri.
Daniela Cesarii