L’autostrada A14, di recente sfondo di un tragico incidente mortale, al centro di una riunione al Ministero per le Infrastrutture e Trasporti, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro Matteo Salvini, il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, quello della Regione Marche Francesco Acquaroli e l’Ad di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.
Capitolo uno: i cantieri. “Alla presenza del Ministro Salvini, – ha affermato Marsilio – abbiamo preso l’impegno di istituire un tavolo tecnico con ASPI e la struttura tecnica del MIT, con l’obiettivo di rimodulare l’agenda dei cantieri sulle nostre autostrade. E’ stato un incontro molto costruttivo, per garantire al più presto una soluzione di buon senso ai troppi cantieri autostradali, in particolare quelli dell’A14.”
Marsilio ha riferito di aver, inoltre, “chiesto al Ministro di intervenire sul alcune norme che oggi ci costringono a fare troppi cantieri, tutti insieme, su tratte con traffico intenso. Con il risultato che, per eliminare un rischio potenziale, si crea un rischio molto concreto che continua a produrre morti sulle nostre strade”.
Durante la riunione, il Presidente della Regione Abruzzo ha anche sollevato un’altra problematica: quella della necessità di una terza corsia.
“Ringrazio il Ministro Salvini per aver dato subito seguito alla mia precedente richiesta, – ha continuato Marsilio – e quella del Presidente delle Marche Acquaroli, di affrontare al più presto il tema della pericolosità dell’A14 e più in generare della fragilità di questa importante infrastruttura autostradale che, servendo da collegamento per l’intera costa adriatica, ha urgentemente bisogno della realizzazione di una terza corsia”.
“Dobbiamo infatti pretendere che anche l’Abruzzo possa usufruire di infrastrutture degne del 21° secolo e che possa guardare al futuro – ha concluso – con un sistema stradale e ferroviario capaci di sostenere il traffico e di permettere a cittadini e aziende di poter vivere e prosperare sul nostro territorio con lo stesso diritto di mobilità garantito sulla costa tirrenica”.
Beatrice Tomassi