Dopo una sconfitta sul campo dura, pesante, inesorabile, il calcio di oggi (e forse anche quello di ieri) ci ha insegnato reazioni di rabbia, di sconforto, di nervosismo, lanci di borracce negli spogliatoi, mister che urlano e denigrano i propri ragazzi, “avete perso cosa ci sta da ridere”; si è perso evidentemente il senso della sportività, il senso del gioco.
Capita spesso, alle società sportive, di ritrovarsi a dover pagare sanzioni ad altre società ospitanti per danni fatti agli spogliatoi a fine partita.
Beh questo del Potenza calcio (sconfitto per 5-0 a Pescara) è senza dubbio un vero e proprio esempio da seguire. Parliamo di una squadra di Lega Pro che, vinca o perda, lascia il segno questa volta non nel rettangolo di gioco ma al di fuori di esso.
Si parla spesso di “terzo tempo”: beh questo è più di un terzo tempo, è un vero e proprio insegnamento di vita.
Del resto non è la prima volta che se ne parla.
Rinomati per questo ed altri gesti sono, tra le altre, le tifoserie nipponiche (puliscono a fine partita le gradinate) e la nazionale stessa.
Oltre a dare una bella pulita allo spogliatoio ed a lasciarlo esattamente come lo trovano, i calciatori giapponesi trovano anche il tempo per creare dei bellissimi origami, ovvero composizioni fatte piegando dei fogli di carta con grande maestria. E dunque sul tavolo al centro dello spogliatoio, a fine partita, vengono lasciate in genere delle gru, uno stormo di piccoli con al centro la madre. Una composizione che cela un messaggio: le gru sono animali molto considerati nella cultura giapponese, simboleggiano longevità e sono raffigurate come buon augurio. Davanti al gruppo di origami viene lasciato poi un biglietto dai giocatori giapponesi: “Molte grazie!”.
Nient’altro che rispetto per loro e per società come il Potenza calcio. Che possano essere da insegnamento ad altre società ai loro presidenti, ai loro “tecnici” che, orbi, guardano solo al risultato sportivo senza curare il benessere e l’educazione dei propri tesserati, a partire dai settori giovanili.
Antonio De Luca