La neve era prevista. Le previsioni parlavano di accumuli scarsi nella nottata fra venerdi e sabato alternata a pioggia insistente e brusco calo delle temperature. Non si è trattato quindi di una sorpresa. I comuni limitrofi, Perano, Rocca Scalegna ma anche la stessa Chieti avevano gia preventivamente annunciato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
Questa mattina la città si è svegliato sotto una copiosia nevicata, forse anche maggiore delle aspettative, e il traffico, nonostante l’attivazione immediata del piano neve si è di fatto immediatamente rallentato.
Senza i pneumatici giusti le macchine scivolavano. I gruppi dei genitori delle varie scuole hanno di buon ora iniziato il tam tam di messaggini: “esite una ordinanza? Li mandate i bambini?”
Chiaramente chi ha potuto organizzarsi diversamente ha optato per tenere i figli a casa ma chi invece non ha potuto? Raccimolati gli scarponi da neve si è deciso di andare.
Non va dimenticato che molti sono figli di persone che lavorano proprio a scuola: insegnanti, personale Ata e amministrativi di segreteria. Chiaramente senza l’ordinanza a lavoro si andava.
In maniera autonoma noi della redazione abbiamo chiesto al comune. Fino alle 7,17 nessuna ordinanza, poi la notizia: “la stanno preparando”. Il messaggio lo abbiamo ricevuto alle 8,03.
Noi di Videocittà abbiamo dato la notizia prima di avere l’ordinanza scritta, abbiamo rischiato ma eravamo certi che la nostra era una fonte più che attendibile.
Chi ha letto il nostro avviso è tornato a casa ma in molti avevano già lasciato i figli in classe. La nota, in realtà una fotografia dell’ordinanza inviata su WhatApp, è arrivata alle ore 8, 47.
I ragazzi, i docenti e tutto il personale scolastico era già in classe.
Sull’albo pretorio del comune nessuna traccia dell’ordinanza fino a tarda mattinata.
“Oggi è sabato, ci fanno sapere, gli uffici comunali sono chiusi”.
In molti ci avete scritto di quella che di fatto è stata la situazione da gestire a scuola. Molti sono i docenti pendolari e tutti hanno dovuto raggiungere la propria sede di lavoro. Lanciano è una città ad alto “pendolarismo studentesco” decine di pulman arrivano in città ogni giorno. I ragazzi, chi ha ritenuto opportuno farlo, sono arrivati.
I minori di fatto, se non prelevati dai genitori non possono lasciare la scuola. I maggiorenni, solo le quinte, sono andati via. A scuola la situazione era paradossale. Ordinanza di chiusura ma minori sotto la custodia dei docenti in una scuola che sarabbe dovuta essere chiusa.
Nel frattempo, per fortuna, il tempo è andato migliorando. Se fosse peggiorato i pendolari sarebbere rimasti a Lanciano.
L’opposizione chiaramente attacca. Leo Marongiu scrive sulla sua pagina FB:
“Quando vengono smontate le lucette di Natale, torna il grigiore: la lentezza dell’attuale amministrazione comunale nel gestire situazioni anche non particolarmente complesse, come l’attuale fenomeno nevoso, ha lasciato molte perplessità che ho raccolto da questa mattina.
L’ ordinanza di sospensione delle attivita’ didattiche, comunicata alle 9, quando già docenti e studenti si erano organizzati alla meno peggio, va stigmatizzata affinché le prossime situazioni possano essere affrontate con una maggiore tempestività.
Invece, anche oggi, si è data l’idea di essere in balia degli eventi”