Il tema della ricostruzione delle scuole approda in Seconda Commissione Consiliare “Gestione del Territorio” a L’Aquila, dopo che i gruppi di minoranza hanno sollecitato un ritorno dell’argomento nell’agenda politica cittadina.
Dai banchi dell’opposizione, infatti, lo scorso sabato 14 gennaio, si era levato un unico coro, secondo cui nonostante la disponibilità dei fondi, la ricostruzione post sisma 2009 delle scuole sarebbe ancora indietro.
Da qui la convocazione della Commissione per analizzare i dati.
A presentarli è stato il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi.
“Sull’edilizia scolastica, nonostante la complessità generale della situazione, abbiamo fatto molti passi in avanti. Tutte le scuole per cui il quadro economico era soddisfatto sono state appaltate. Rimangono fuori quelle strutture per cui è stata evidenziata la necessità di integrazione di risorse e per cui chiediamo da moltissimo tempo di ottemperare”.
In particolare, i lavori già completamente affidati e finanziati riguardano il primo e secondo lotto della scuola Pettino/Vetoio, la Celestino V, Gignano/Sant’Elia, San Sisto/Santa Barbara e Bagno Grande.
“Il fabbisogno complessivo del Comune dell’Aquila – ha continuato Biondi – per la ricostruzione degli edifici scolastici è di oltre 93milioni di euro sui fondi della ricostruzione, per un totale di 15 interventi, a cui se ne aggiungono 8 a valere sulle risorse del PNRR, per la costruzione delle scuole primaria e dell’infanzia di Paganica. All’intero importo mancano 35milioni di euro che abbiamo richiesto già al Cipess attraverso il gruppo di lavoro del Comune dell’Aquila, costituito con l’Usra, la Struttura di missione e il Ministero dell’Istruzione, riunitosi più volte nella sede del dicastero al fine di sbloccare alcune scuole in attesa di risposte. Il Cipess, peraltro, dietro nostra sollecitazione, aveva finalmente predisposto il piano annuale e triennale su cui, tuttavia, la Struttura di Missione, ha evidenziato inspiegabilmente delle criticità relative a contenuti già ampiamente superati”.
Se il piano venisse sbloccato, altre scuole aquilane riuscirebbero ad arrivare all’affidamento dei lavori. Nel dettaglio, si parla delle scuole delle frazioni di Pianola, Sassa, Paganica e, a L’Aquila città, la nuova De Amicis (che sarà delocalizzata nell’area di Collemaggio).
“Siamo convinti che con la nuova governance della Struttura di Missione e le interlocuzioni già aperte con il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, con il capo Dipartimento di Casa Italia, Luigi Ferrara, con il ministero dell’Istruzione e il suo capo di gabinetto, Giuseppe Recinto, si possa giungere finalmente a questa misura che automaticamente determinerà la possibilità per il Comune dell’Aquila di predisporre tutti gli appalti rimasti in sospeso“, ha concluso Biondi.
Beatrice Tomassi