Erano state comprate qualche anno fa dal comune stesso per scaldare gli uffici comunali. Le stufe alogene sono un metodo per riscaldarsi in maniera efficace e in poco tempo e piazzarle di fronte a una scrivania era sembrata una buona idea. Gli ambienti sono già provvisti di riscaldamento ma evidentemente alcuni dipendeti sono particolarmente “freddolosi”.
Altri tempi, alle bollette non si guardava ma ora le cose sono cambiate e le lampade alogene sono fra gli elettrodomestici più vietati che ci siano a causa del consumo elevato che ne provocano.
L’assessore alle finanze Danilo Ranieri, sta in questi giorni provvedendo a ritirare dagli uffici le stufe incriminate, non senza difficoltà. Sembrerebbe infatti che alcuni dipendenti non siano disposti a riconsegnarle e non è chiaro se ci siano alcune di proprietà dei dipendenti stessi che avrebbero deciso di portarle da casa.
“Oltre a consumare troppo- dice Ranieri, sono anche pericolose perchè facilmente infiammabili se coperte accidentalmente, speriamo nella collaborazione dei dipendenti”
Nei prossimi mesi si provvederà anche a verificare le prese a “ciabatta”. Quelle si cattiva qualità consumano molto e se dimenticate accese risultano essere a rischio per via della mole di allacci che hanno.